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Sostenibilità: De Vincenti, sostenere industria tutelando ambiente

07 novembre 2014 | 19.52
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Foto Hicks/Photoshot/Infophoto - INFOPHOTO
Foto Hicks/Photoshot/Infophoto - INFOPHOTO

"Siamo di fronte a un passaggio importante a livello europeo. Si deve stabilire come ridare fiato all'industria nel rispetto della sostenibilità ambientale". Così il viceministro dello Sviluppo Economico Claudio De Vincenti in occasione della diciottesima edizione di Ecomondo, partecipando a un incontro sugli strumenti europei di sostegno all'innovazione in ambito ambientale.

Secondo De Vincenti, "il pacchetto 2020 ha dato un segnale forte, e l'Italia è stata protagonista nella costruzione della direttiva europea sull'efficienza energetica. Oggi - aggiunge - ci interroghiamo su come fare un passo ulteriore, verso gli obiettivi del 2030: la riduzione del 40% nelle emissioni, il 27% di energia da fonti rinnovabili, tenendo conto del fatto che gli strumenti usati finora sono stati efficaci ma non efficienti".

Il riferimento è, in particolare, al sistema degli incentivi per le fonti rinnovabili: "Gli incentivi in Italia sono stati eccessivi. Vanno commisurati ai costi", ha detto il viceministro, che ha ripercorso gli interventi del Governo sul tema della sostenibilità: "Il pacchetto clima ed energia 2030 si è posto come priorità il miglioramento dell'efficienza energetica. In questo quadro rientra il prolungamento delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni, che in questi anni hanno prodotto 28 miliardi di investimenti".

Inoltre, "abbiamo creato strumenti che consentono di ambientalizzare i siti industriali dismessi: è il caso di Piombino e della ferriera di Servola a Trieste. Bisogna evitare che si ripeta il caso di Bagnoli. Su questi temi - continua De Vincenti - momenti di confronto come Ecomondo sono molto utili: devo dire che mi ha colpito il numero di persone che sta frequentando la fiera, che dimostra che si tratta di una manifestazione che ha un successo crescente e che consente di far girare idee e tecnologie. Ed è una bella occasione di sviluppo per tutta la green economy".

"La green economy è una sfida che abbiamo di fronte, come un nuovo modello industriale, dove l’industria si ripensa come ambientalmente compatibile e che quindi internalizza gli obiettivi ambientali. Devo dire che su questo il nostro Paese è più avanti degli altri, come dimostrano anche gli strumenti che stiamo usando: dai certificati bianchi alle detrazioni fiscali per la ristrutturazione edilizia, il sostegno che diamo all’efficientamento degli edifici della Pubblica Amministrazione. C’è una strada importante e si tratta di filiere produttive italiane: credo che qui ci sia uno spazio di crescita economica che possa davvero attivare la filiera produttiva del nostro Paese”.

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