cerca CERCA
Giovedì 28 Marzo 2024
Aggiornato: 14:01
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Ambiente: avanza campagna 'Risarcire Maddalena', già 1000 adesioni

19 novembre 2014 | 12.31
LETTURA: 4 minuti

Già mille adesioni al Comitato promotore, "Come il peggior pirata della strada, lo Stato italiano ha prima 'investito' l'isola con la promessa di sviluppo e poi è scappato lasciando solo macerie"

La Maddalena, l'Arsenale ristrutturato per il G8 (foto da Wikipedia)
La Maddalena, l'Arsenale ristrutturato per il G8 (foto da Wikipedia)

Partita la campagna 'Risarcire Maddalena' indetta contro i responsabili istituzionali dei danni ambientali ed economici causati dal mancato G8 de La Maddalena. E ad oggi l'iniziativa ha raggiunto già mille adesioni. A rendere noto il traguardo è il comitato 'Risarcire Maddalena', che vede insieme Italia Nostra, ProNatura e singole personalità. La "raccolta di firme, on line e con gazebo, procede con l'obiettivo di un'azione legale e la richiesta di procedura d'infrazione alla Commissione europea" affermano i promotori. Bonifiche, riconversione dell’intera area, gestione diretta dell’amministrazione comunale maddalenina, taglio verticale dei prezzi dei trasporti e la candidatura de La Maddalena per il G8 2017, sono le richieste in prima linea avanzate dal Comitato.

"Come il peggior pirata della strada, lo Stato italiano ha prima investito La Maddalena con la promessa di uno sviluppo turistico ed economico per l’isola e poi, crollata l’illusione e creato un danno ambientale, economico e sociale incalcolabile, è scappato lasciando macerie" afferma il Comitato promotore della campagna 'Risarcire Maddalena' di cui fanno parte Enza Plotino e Lucia Spanu di Italia Nostra, Tommaso Gamboni di ProNatura, Gabriele Rabuini e i ragazzi del Gruppo L’altra Isola- La Maddalena 2.0 e Veronica Corso.

"Questo è stato -spiegano- il mancato G8, ultimo atto di una lunga serie di inganni, per la popolazione di una delle più belle isole del Mediterraneo: una promessa di rilancio turistico ed economico franata miserevolmente e un’intera popolazione lasciata sola a pagare lo scotto di questa spudorata retromarcia. Ad oggi, salvi alcuni interventi 'spot' niente è più stato fatto. Il Mita Center e tutti gli altri edifici versano in stato di totale abbandono e l’area a mare attende bonifiche mai realizzate". "Governo, Regione Sardegna e Comune di La Maddalena devono rispondere sui modi in cui sono stati implicati nell’intera vicenda" incalzano.

Da qui nasce la volontà del comitato 'Risarcire Maddalena' di intraprendere "un’azione legale che dia un nome e una giusta punizione ai responsabili, e di farlo coinvolgendo l’intera cittadinanza di La Maddalena attraverso una raccolta di firme e adesioni a sostegno della Petizione 'contro lo Stato per il danno ambientale ed economico provocato dal mancato G8'". Ma quale risarcimento si chiede per La Maddalena? "Le bonifiche -spiegano i componenti del Comitato- sono il primo punto nell’elenco di atti necessari a sanare una così grande inadempienza, poiché coinvolgono, oltre che il bene naturalistico de La Maddalena con la sua possibilità di rilancio sul mercato internazionale del turismo sostenibile, anche la salute dei suoi cittadini, colpiti, non si sa bene fino a che punto, dall’inquinamento dell’intera area a mare e a terra". Ma non solo.

Il secondo passaggio necessario a sanare il danno, sottolinea il Comitato promotore della campagna a favore dell'isola sarda, riguarda la riconversione, valorizzazione e rilancio dell’intera area G8 trasformata in moderno polo nautico e cantieristico, riportando il bene nelle mani della cittadinanza con il ritorno ad una gestione diretta da parte dell’amministrazione comunale maddalenina. Ma per un rilancio turistico duraturo ed una piena ed efficace valorizzazione cantieristica è necessario "agire sui prezzi proibitivi dei trasporti che dissuadono qualsiasi buona intenzione a visitare l’Arcipelago e che mortificano i movimenti di turisti e pendolari" è l'alert lanciato dal Comitato per La Maddalena.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza