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Puglia: quando Otranto era una barriera corallina, a ottobre il 'geotour'

28 luglio 2014 | 11.26
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Una ricchezza, quella dei geositi pugliesi, che sarà al centro della Settimana del Pianeta Terra, 150 appuntamenti in tutta Italia, dal 12 al 19 ottobre, ideati e organizzati dalla Federazione Italiana Scienze della Terra

Puglia: quando Otranto era una barriera corallina, a ottobre il 'geotour'

Dalle rocce con fossili di barriere coralline alle testimonianze di antichi maremoti, dai terrazzi marini e fluviali al canyon, fino a raggiungere il punto di incontro dei due mari. La storia geologica della costa adriatica, nello specifico il Parco Naturale Regionale Costa d'Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase, riserva non poche sorprese.

Oltre al mare di oggi, infatti, la Puglia offre la possibilità di viaggiare nel tempo, indietro fino al Mesozoico andando alla ricerca, partendo da Otranto, di quelle che un tempo furono le barriere coralline tropicali del promontorio africano Apula, emerse e sommerse più volte durante la collisione con la placca Euroasiatica.

Una ricchezza, quella dei geositi pugliesi, che sarà al centro della Settimana del Pianeta Terra, 150 appuntamenti in tutta Italia, dal 12 al 19 ottobre, ideati e organizzati dalla Federazione Italiana Scienze della Terra.

Durante la Settimana del Pianeta Terra, in Puglia sarà possibile fare geotrekking osservando rocce con fossili di barriere coralline, depositi di antichi maremoti, forme originatesi inseguito alle variazioni del livello marino legate ai cambiamenti climatici del passato, faglie, rias, canyon, depositi costieri quaternari, resti fossili di mammiferi.

Sulla costa, la cava di Porto Miggiano dove viene estratta la pietra carpara lavorata per la composizione di monumenti ed edifici. E poi le calcareniti risalenti a ben 2,5 milioni di anni fa; il Fiordo Ciolo, spettacolare insenatura sulla costa dove si trovano testimonianze e tracce di insediamenti umani che si sono succeduti nel corso di migliaia di anni; i ritrovamenti ceramici risalenti al Paleolitico e gli importanti reperti fossili.

"Ma l'evento sarà da brividi quando si incontreranno i due mari - dice Carmine Vitale, geologo ed esperto di geoturismo - Lì dove sarebbe approdato Pietro apostolo si noterà il confine tra Adriatico e Jonio perché saremo a Punta Meliso a Santa Maria di Leuca''.

E c'è un posto, poi, in Puglia dove la terra è rossa e la Settimana del Pianeta Terra, grazie alla GeoTask che organizzerà questo appuntamento, arriverà anche lì. Visitatori, turisti, appassionati potranno raggiungere il laghetto della cava di Bauxite di Otranto. Tutto intorno la terra è di colore rosso intenso evidenziando il verde brillante delle acque e la vegetazione circostante .

''Sembra di essere su un altro Pianeta ed invece è la Puglia con il laghetto della Cava di Bauxite di Otranto. Il laghetto verde smeraldo -conclude Vitale - è il residuo di un giacimento di estrazione mineraria dismesso nel 1976. Questa terra rossa , ancora oggi nel pieno rispetto della natura viene parzialmente prelevata per la produzione di colori utilizzati dall'artigianato locale'' .

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