cerca CERCA
Giovedì 28 Marzo 2024
Aggiornato: 14:46
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Animali

Animali: al via processo appello Green Hill, per Lav beagle ancora a rischio

16 febbraio 2016 | 15.37
LETTURA: 3 minuti

Animali: al via processo appello Green Hill, per Lav beagle ancora a rischio

Al via martedì 23 febbraio presso il tribunale di Brescia il processo d'appello a Green Hill, l'allevamento di beagle destinati alla sperimentazione chiuso nel luglio 2012. Dopo la condanna in primo grado dei responsabili della struttura di Montichiari per maltrattamenti e uccisioni di animali, ora la Lav teme che la sentenza possa essere ribaltata in secondo grado mettendo nuovamente a rischio i beagle che potrebbero tornare nella disponibilità dell'Azienda che potrebbe portarli appena fuori dal confine italiano e utilizzarli ancora per le sperimentazioni.

"Saremo presenti in Aula per ottenere una nuova condanna esemplare che, in primo grado, ha già inflitto a Green Hill tre significative condanne per maltrattamenti e uccisione di animali, con sospensione dell’attività per due anni e confisca dei cani - afferma la Lav - Green Hill, che per legge in Italia non potrà riaprire perché il Decreto Legislativo 26/2014 ha finalmente vietato l'allevamento di cani a fini sperimentali, in caso di esito favorevole di questo secondo grado di giudizio - spiega l'associazione animalista - potrebbe pretendere la restituzione dei beagle e portarli fuori dai nostri confini nazionali".

Per fare pressing in questa fase processuale cruciale, la Lav con l'hastag #IOSTOCONIBEAGLE sollecita le famiglie che hanno accolto i circa 3mila cani liberati da Green Hill, insieme ai cittadini che vogliono partecipare, a difendere i beagle ritrovandosi martedì 23 febbraio (dalle ore 9:30) davanti al tribunale di Brescia per chiedere, in modo pacifico, la certezza di una condanna severa per i responsabili delle uccisioni e dei maltrattamenti all’interno dell’allevamento di cani destinati alla sperimentazione.

"Abbiamo fiducia nella giustizia - dice ancora la Lav - sono numerosi e solidi gli elementi di prova che documentano uccisioni e maltrattamenti senza necessità, così come controlli inadeguati (tanto che il prossimo 9 marzo si aprirà il processo 'Green Hill bis' a carico di veterinari Asl e dipendenti dell'allevamento) e il mancato rispetto dell'etologia degli animali. La temuta ipotesi di restituzione dei beagle a Green Hill è inammissibile e illogica.

Come si potrebbe restituire i beagle - incalza la Lega anti vivisezione - a coloro che hanno avallato un esorbitante numero di decessi di cani (6023 i beagle morti tra il 2008 e il 2012) che avveniva per mancanza di cure idonee? Come sarebbe possibile - conclude la Lav - affidarsi a personale dipendente che ha avuto l'agghiacciante spudoratezza di farsi fotografare con un beagle morto e il cervello di fuori, in posa sorridente e con il dito medio alzato"?

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza