Da simbolo della criminalità organizzata a quello del riscatto sociale e dello sviluppo sostenibile. Oggi, nell’ambito della collaborazione con Agrorinasce, il Gse, la società pubblica che promuove l’uso delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica in Italia, ha dato il via a un ciclo di lezioni sulla sostenibilità ambientale per 600 studenti dei licei e degli Istituti tecnici del casertano.
Le lezioni si svolgono all’interno della struttura nata sui terreni confiscati al boss della camorra Schiavone, in particolare nelle aule didattiche del Centro di Educazione e Documentazione Ambientale (Ceda) di Santa Maria la Fossa. Il Ceda si trova nell’area di competenza del consorzio Agrorinasce, Agenzia per l’innovazione, lo sviluppo e la sicurezza del territorio, impegnata nella lotta al crimine organizzato attraverso il recupero e la gestione a uso sociale di beni confiscati alla camorra.
A partire da oggie fino all'8 maggio, il programma prevede nove giornate di lezioni che vedranno coinvolte altrettante realtà scolastiche.
“Abbiamo accettato con grande convinzione e spinta emotiva l’invito a tenere lezioni all’interno del Ceda, perché riteniamo che la sostenibilità ambientale sia il seme da cui ripartire per far germogliare non solo l’albero della legalità, ma quello di un futuro sano per le nuove generazioni”, dichiara Francesco Sperandini, presidente del Gse.
Il Consorzio Agrorinasce, la cui sede operativa è a Casal di Principe presso “l’Università per la legalità e lo sviluppo”, primo bene confiscato alla camorra in quell’area, ospita al suo interno il Ceda proprio allo scopo di creare percorsi educativi per gli studenti su sostenibilità ambientale e legalità.