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Al via a Pesaro la Scuola di Bicipolitana

10 ottobre 2018 | 13.41
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(Fotolia)
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Al via domani a Pesaro, presso il Palazzo del Comune, la Scuola di Bicipolitana. Durerà tre giorni ed è il primo corso di un ciclo di formazione gratuito sulle soluzioni tecniche e progettuali capaci di far crescere su scala urbana e periurbana una mobilità ciclistica di qualità e per la realizzazione di Bicipolitane. Organizzato dal Comune di Pesaro e da Legambiente in collaborazione con Anci, con il supporto scientifico di Legambici, è un’occasione di formazione e di confronto rivolto principalmente ai decisori pubblici, ai tecnici comunali, ai mobility manager e ai professionisti del settore, ma anche a stakeholder e cittadini.

L’obiettivo è di condividere intenti, strategie e strumenti, atti a rispondere nel migliore dei modi alla richiesta di cambiamento delle aree metropolitane italiane, che danno segni un po’ ovunque di voler uscire dalla motorizzazione indiscriminata. La scuola consentirà di mettere a punto una cassetta degli attrezzi contenente strumenti tecnici e normativi per una adeguata pianificazione e progettazione di reti ciclabili e ciclopedonali e l’acquisizione degli elementi chiave che rendono le buone pratiche replicabili in altri contesti o luoghi.

Per questo, sarà dato spazio ai casi studio, a partire dalla Bicipolitana di Pesaro. La rete di percorsi per i ciclisti urbani s’ispira allo schema di una metropolitana di superficie con 11 itinerari colorati che si estendono per 88 chilometri e collegano le diverse zone della città, permettendo spostamenti rapidi, flessibili, sicuri e riducendo l’impatto del traffico motorizzato.

L’idea di una Bicipolitana, l’assimilazione di una infrastruttura specialistica in un ambito collettivo e condiviso, dotata di identità e segnaletica proprie del trasporto pubblico locale - con linee, fermate, collegamenti, etc. - ha fatto sì che a Pesaro il 29% dei cittadini usino la bicicletta per i loro spostamenti quotidiani e per il tempo libero, otto volte in più della media nazionale.

Non è solo una rete ciclabile ben connessa, sicura e realizzata con i migliori criteri sia urbanistici sia trasportistici, attirando quindi traffico crescente anche sulle quote pedonali e di TPL, ma ha centrato un importante obiettivo di comunicazione, che offre un motivo in più per rendere facilmente replicabile il suo modello. E molte amministrazioni hanno già preso contatto con Pesaro per chiedere assistenza e realizzare a loro volta la Bicipolitana nei propri territori.

"La qualità delle infrastrutture per la mobilità ciclistica è il fattore determinante per la crescita degli spostamenti in bicicletta - spiega Alberto Fiorillo, responsabile Aree urbane e mobilità di Legambiente e curatore del rapporto di Legambici L’A Bi Ci 2018 - Tante persone cominceranno a pedalare come hanno fatto i cittadini di Pesaro o di Bolzano se potranno contare su percorsi progettati e realizzati con cura, sicuri, accessibili, coerenti, logici, privi di ostacoli, trappole, zig zag. Evitare gli errori più comuni nella pianificazione e nella realizzazione delle infrastrutture ciclabili, indirizzando correttamente le risorse, è l’obiettivo principale della Scuola di Bicipolitana”. Sabato 13 ottobre, dalle 11.00 alle 13.30, il programma della Scuola di Bicipolitana prevede un incontro pubblico e la presentazione del rapporto di Legambici L’A Bi Ci 2018 sull’economia della bicicletta, con i dati sul Prodotto Interno Bici.

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