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Api, contro estinzione alberi da fiore biologici per Giornata mondiale

17 maggio 2019 | 14.42
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(Fotolia)
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Circa il 75% delle coltivazioni alimentari dipende dall’impollinazione animale. Un ruolo di primo piano, dunque, quello delle api, che però secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), sono soggette a livelli di estinzione tra le 100 e le 1000 volte più elevati del normale. La responsabilità? Dell’uomo e dall’uso e abuso di pesticidi in agricoltura. Al ruolo di questi preziosi impollinatori è dedicata la Giornata Mondiale delle Api del 20 maggio, sancita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2017.

Per l'occasione attivisti, comunità e Condotte Slow Food pianteranno arbusti o alberi biologici da fiore per offrire alle api un nutrimento privo di pesticidi. Una mobilitazione lanciata a livello globale tra tutta la rete della Chiocciola e non solo: chiunque può partecipare, piantando fiori e alberi biologici e condividendo il lavoro fatto sui propri canali social usando gli hashtag #onetreeforahive, #plantoneforpollinators e #slowtreesforbees.

"Non possono esserci impollinatori sani senza un numero sufficiente di fiori biologici per tutto il periodo vegetativo: ecco perché è fondamentale agire adesso", spiegano gli apicoltori Jennifer Holmes (Florida), Terry Oxford (California) e Guido Cortese (Italia), coordinatori delle attività di Slow Food per la Giornata mondiale delle api.

Simbolicamente, il 20 maggio alcuni rappresentanti di Stati membri dell’Unione Europea si incontreranno per discutere l’attuazione degli standard per la valutazione della tossicità, ovvero il Bee Guidance Document elaborato dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) già nel 2013, e che comprende anche la proposta di protocolli più adeguati e cautelativi in caso di valutazione dell’autorizzazione di nuove molecole.

Qualche giorno fa si è svolta in diverse città europee un’azione congiunta: apicoltori e organizzazioni ambientaliste hanno consegnato una petizione firmata da più di 230.000 europei ai ministri nazionali dell’Agricoltura in sette capitali europee, chiedendo di migliorare il modo in cui l’Unione testa i nuovi pesticidi. Il gruppo locale di apicoltori e attivisti Slow Food ha rivolto tali richieste al ministro delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo Marco Centinaio chiedendo al governo italiano di proteggere davvero le api dai pesticidi tossici.

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