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Albania: Tirana, il nuovo piano regolatore 'green' parla italiano

14 aprile 2017 | 15.27
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Albania: Tirana, il nuovo piano regolatore 'green' parla italiano

Un piano di riconquista del paesaggio che blocca la crescita della città, ne triplica le superfici verdi, punta ad anelli ciclabili e pedonali: è la 'visione' per il futuro di Tirana da qui al 2030 e porta la firma italiana. Il Consiglio Nazionale albanese approva oggi ufficialmente il Piano Regolatore progettato da Stefano Boeri Architetti in collaborazione con gli studi Unlab e Ind denominato “Tirana 2030”, progetto che arriva a 100 anni dal Piano Regolatore disegnato da progettisti italiani guidati da Armando Brasini.

Il nuovo Piano Regolatore comprende l’intera area metropolitana di Tirana e prende in esame anche i collegamenti ferroviari con l’aeroporto e il porto di Durazzo, i trasporti e i servizi pubblici, le aree verdi e i corridoi ecologici, nuove aree di espansione controllata e la valorizzazione del patrimonio architettonico della città.

Stop alla crescita della città oltre i suoi confini attuali, grazie alla piantumazione di un “bosco orbitale” di 2 milioni di nuovi alberi. Tirana crescerà infatti in intensità lungo i suoi tracciati storici (Boulevard Dëshmorët e Kombit, il secondo e il quarto anello, gli assi Tirana-Durazzo, le 5 aree di sviluppo) senza occupare nuovo suolo agricolo o naturale, ma anzi moltiplicando le aree verdi, i servizi e gli spazi pubblici.

Con la creazione di due anelli ciclabili, verdi e pedonali all’interno dell’area centrale, di una grande oasi naturale attorno al lago di Farka e delle nuove fasce verdi attorno ai corsi d’acqua, le superfici verdi nella città saranno triplicate. La realizzazione di 20 nuove scuole pubbliche, insieme alla nuova grande Piazza del Mondo che conclude a nord il Boulevard Dëshmorët e Kombit, permetteranno di creare una rete di nuove piazze urbane dotate di attività culturali e di servizio al cittadino.

Il progetto di Boeri ridisegna anche la mobilità urbana, introducendo la congestion charge nelle aree centrali, incentivando il car sharing, favorendo un sistema di “bus dedicated lines”. Ma anche quella extraurbana, con la linea veloce di collegamento tra il Boulevard e l’aeroporto e la razionalizzazione dei collegamenti con i centri esterni.

Un corridoio ecologico, dove incentivare la produzione di energia attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili, contribuirà ad alimentare la città e il suo sviluppo. Rispetto al piano vigente, il Piano Regolatore appena approvato ha ridotto di due terzi le previsioni di sviluppo demografico dell’area metropolitana e ha disegnato una metropoli verde, accessibile a tutti, una metropoli caleidoscopica, che favorirà ovunque la pluralità delle funzioni insediate e il mix delle attività.

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