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A Seu D'Urgell stop agli shopper di plastica

23 novembre 2018 | 13.25
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(Fotolia)
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Seu d'Urgell sarà la prima città della regione catalana, con oltre 13.000 abitanti, a eliminare dai negozi tutti i sacchetti in plastica a favore di quelli compostabili, da riutilizzare per la raccolta della frazione organica. E' questo il frutto dell'accordo sottoscritto dall'Agència de Residus de Catalunya e la Mancomunitat de residus de l’Urgellet, consorzio pubblico che gestisce i servizi ambientali di Seu d’Urgell, in collaborazione con Ellen MacArthur Foundation, Novamont e Basf con le associazioni dei commercianti locali, il consiglio dei distributori di prodotti alimentari della Catalogna (Cedac) e con le catene dei supermecati nazionali (Caprabo, Grupo Dia - Clarel, Mercadona, Plusfresc, Bon Àrea e La Sirena).

Il progetto pilota rientra nel programma europeo 'Cere' messo a punto dalla Ellen Mc Arthur Foundation per promuovere la raccolta dei rifiuti umidi attraverso l’utilizzo dei sacchi compostabili, favorendo così la diffusione di pratiche di economia circolare.

Infatti, con la sostituzione dei sacchetti in plastica con quelli biodegradabili e compostabili, la comunità catalana di Seu d’Urgell riuscirà a migliorare la qualità della raccolta della frazione organica, riducendo la contaminazione ad opera di materiali impropri, primariamente la plastica, e contribuendo così alla produzione di un compost ricco di humus da utilizzare per combattere il fenomeno della desertificazione e riportare il carbonio organico di qualità nel suolo.

Il test, che durerà per 12 mesi, rappresenterà il primo banco di prova in Catalogna vista dell'entrata in vigore del regio decreto 293/2018 che mette al bando tutti i sacchetti leggeri e ultraleggeri di plastica a partire dal primo gennaio 2021, consentendo solo quelli compostabili.

Si prevede che in questo modo oltre 2 milioni di buste in plastica verranno tolte dalla circolazione e sostituite con quelle biodegradabili e compostabili. In aggiunta, sempre nell’ottica dei principi dell’economia circolare, verrà introdotto l’uso delle retine riutilizzabili per la pesatura e il confezionamento di frutta e verdura. I cittadini verranno informati attraverso un’apposita campagna di comunicazione, sia nei punti vendita che sul territorio della comunità.

Novamont ha collaborato al progetto sia contribuendo alla sua impostazione sia fornendo la metà del quantitativo di shopper e sacchi frutta/verdura necessari in un anno.

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