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Fase 3: Emergency, cibo e beni di prima necessità a 4mila famiglie

17 giugno 2020 | 12.46
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Fase 3: Emergency, cibo e beni di prima necessità a 4mila famiglie

Latte, olio, pomodoro, pasta, ma anche detersivi, dentifrici e prodotti per l’igiene personale e della casa: partono così le consegne di Emergency per il progetto “Nessuno escluso. Neanche chi è ora in difficoltà”, un servizio che prevede la distribuzione gratuita di pacchi alimentari e beni di prima necessità per far fronte alle nuove povertà causate dalla pandemia.

Il sostegno di “Nessuno escluso. Neanche chi è ora in difficoltà” sarà destinato a circa 4mila nuclei familiari in difficoltà economica tra Roma e Milano. Ogni famiglia riceverà settimanalmente un pacco alimentare secondo il numero di componenti, a cui si aggiungeranno altre due spedizioni, una volta al mese, una con prodotti per la pulizia della casa e una per l’igiene personale.

Verranno inoltre preparati pacchi speciali per bambini, anziani, celiaci, vegetariani e altri bisogni specifici che si dovessero riscontrare.

“Secondo una recente analisi, oltre 1 milione di persone non riesce più a provvedere agli acquisti di cibo e beni di prima necessità – spiega Rossella Miccio, presidente di Emergency - Si tratta di famiglie numerose, anziani soli, giovani precari, lavoratori di settori gravemente penalizzati dalla crisi".

"Siamo di fronte ad un’emergenza sociale senza precedenti - aggiunge - che ha reso vulnerabile una nuova categoria di persone, fino ad oggi fuori dai radar dell’aiuto tradizionale e istituzionale. Abbiamo, quindi, deciso di promuovere un nuovo intervento che va oltre il nostro ambito sanitario per aiutare queste persone a far fronte ai propri bisogni in maniera dignitosa, diffondendo un messaggio di solidarietà”.

Nel progetto saranno coinvolti 600 volontari di Emergency in collaborazione con i volontari di associazioni locali presenti nelle due città. I volontari si muoveranno in coppia e avranno un badge identificativo di riconoscimento. Tutti hanno ricevuto una specifica formazione per minimizzare il rischio di contagio per loro e per le persone assistite.

Durante la Fase 1, ricorda Marco Latrecchina, responsabile del progetto "Emergency aveva già organizzato in alcune città una rete di consegna di beni di prima necessità a persone in quarantena, malate e over 65 e ha individuato una serie di famiglie per cui l’epidemia non ha rappresentato solo un rischio o un danno alla salute, ma soprattutto un colpo alle proprie capacità di sopravvivenza. Nella sola Milano, grazie alla collaborazione con le Brigate Volontarie per l’emergenza, 400 volontari hanno consegnato più di 4 mila pasti pronti alle fasce più vulnerabili della popolazione, oltre 6 mila spese alimentari e 100 mila mascherine del Comune. Contiamo di proseguire per arrivare a tutti coloro che sono in difficoltà”.

Questo progetto è stato possibile anche grazie alla generosa partecipazione di molte aziende che hanno donato a Emergency i loro prodotti e rimarrà attivo in via sperimentale per una durata di sei mesi.

Per segnalare persone che hanno necessità di aiuto a Milano è attivo il numero dedicato 02 86316890. A Roma, invece, ci si può rivolgere direttamente ai Municipi in cui è già stato attivato il servizio (I, VI, VII).

L'iniziativa si inserisce all’interno del progetto Nessuno Escluso di Emergency, che comprende le attività non sanitarie (Progetto Accoglienza Lombardia e Piemonte, Progetti Domiciliarità a Milano, Venezia, Piacenza e Catania) che sono state attivate in risposta all’emergenza Covid-19.

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