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Rifiuti: Settimana Ue, Hera rilancia su riutilizzo ingombranti e farmaci

17 novembre 2017 | 12.33
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Solo nei primi 9 mesi del 2017, sono state 637 le tonnellate di ingombranti ritirati e 32mila le confezioni di farmaci non scaduti recuperate. Sono alcuni dei risultati ottenuti con i progetti "Cambia il finale" e "FarmacoAmico" di Hera, realizzati in collaborazione con Last Minute Market e tante onlus del territorio servito, con cui la multiutility risponde all'appello lanciato dalla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (18-26 novembre), che invita a dare una seconda vita agli oggetti.

Vediamo i numeri di questo impegno nel recupero nel dettaglio. Nel 2017 sono già 89.191, pari a quasi 637 tonnellate, gli ingombranti ritirati attraverso 3.893 interventi gratuiti a domicilio nell’ambito di Cambia il finale. Di queste tonnellate, in particolare, più di 429 sono state effettivamente avviate a recupero (26 nel solo territorio bolognese), cambiando così il finale a tavoli, divani e altri mobili che altrimenti sarebbero stati smaltiti.

Risultati resi possibili da 21 onlus, 5 delle quali operanti sotto le Due Torri, e dal senso civico delle persone: sono state 7.357, infatti, le telefonate effettuate a Hera per segnalare la disponibilità di oggetti dismessi ma ancora utilizzabili. Nella sola area di Bologna, in particolare, il telefono è squillato circa 1.500 volte, attivando così l’Opera di Padre Marella di Bologna e quella di San Lazzaro, Piazza Grande, la cooperativa sociale La Fraternità di Ozzano e la società cooperativa Il Martin Pescatore che hanno ritirato complessivamente 1.800 pezzi.

Per dare un impulso ancora maggiore all’iniziativa, da luglio Hera ha proceduto alla distribuzione, attraverso i propri sportelli clienti, di oltre 70 mila flyer illustrativi del progetto, coinvolgendo inoltre nella campagna le stesse onlus, che presso le proprie sedi hanno fatto ulteriore attività di informazione.

Quasi 32 mila, inoltre, le confezioni di farmaci non ancora scaduti che grazie a FarmacoAmico sono state messe a disposizione di chi ne ha bisogno attraverso una rete di onlus che hanno preso in carico i medicinali raccolti da 110 farmacie coinvolte nel progetto. Procurare la stessa quantità di medicinali nuovi sarebbe costato 413mila euro. Sul territorio bolognese sono 30 le farmacie coinvolte che hanno permesso all’ANT di avviare a riuso oltre 10mila confezioni di farmaci, per un valore economico di 148mila euro.

Numeri che parlano dell'impegno del gruppo a favore di un modello di economia circolare e che si aggiungo ad altri risultati: il raggiungimento anticipato degli obiettivi Ue su riciclo e gestione dei rifiuti, l’obiettivo per la riduzione del 5% dei propri consumi energetici entro il 2020, l’utilizzo di sola energia rinnovabile a partire dal 2017 per i consumi di Hera Spa, i biodigestori per la produzione di energia elettrica rinnovabile a partire dai rifiuti.

E ancora, l’impianto per la produzione di biometano in costruzione a Sant’Agata Bolognese, l’ingresso nel settore del riciclo della plastica con l’acquisizione della trevigiana Aliplast, i progetti di educazione ambientale rivolti ogni anno a 100mila studenti della scuole del territorio, nonché il progetto Scart per la realizzazione di opere d’arte a partire dai rifiuti.

Anche per queste ragioni, Hera è il primo soggetto industriale italiano ad essere entrato nel CE100, programma internazionale della Fondazione Ellen MacArthur che raccoglie le 100 realtà più attive nel mondo nello sviluppo dell’economia circolare.

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