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Sostenibilità: Eni, il pieno del futuro anche a idrogeno

04 febbraio 2019 | 14.13
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Sostenibilità: Eni, il pieno del futuro anche a idrogeno

Le stazioni di rifornimento del futuro? “Distribuiranno anche elettrico, gas e idrogeno”. Le immagina così il numero uno dell’Eni Claudio Descalzi, in un’intervista pubblicata su Affari & Finanza in cui tocca anche la questione mobilità, e quella ‘green’ non sembra spaventare, anzi. Dichiarazione che incontra il favore, in particolare, dei sostenitori dell’idrogeno. "Che Descalzi pronunci la parola 'idrogeno' è importantissimo, perché finora nel quadro generale a mancare è stata proprio l'Eni, mentre altre compagnie, come Total e Shell, già fanno parte dell'Hydrogen Council". Dice all'AdnKronos Nicola Conenna, presidente dell'Università dell'Idrogeno (Fondazione H2U – The HydrogenUniversity).

"Quasi nessuno sa che a Roma c’è un distributore Eni a idrogeno, a Magliana nord, sulla via di Fiumicino, voluto in passato e mai attivato ma potenzialmente funzionante. E' l'unico italiano, anche se mai aperto, a parte Bolzano - continua Conenna - Che adesso Eni torni a interessarsi dell'argomento è importante, so che ha intenzione di aprire un distributore a idrogeno a Milano". Insomma, qualcosa si sta muovendo in casa Eni e questo potrebbe rappresentare un passo fondamentale "non dal punto di vista dello sviluppo tecnologico, la tecnologia c'è già e lo dimostra Bolzano e il fatto che oltre le Alpi ci siano già 150 distributori: quello che manca in Italia sono gli investimenti, la volontà politica ad aprire a questo settore". In particolare l'idrogeno, a differenza dell'elettrico, "si adatta alle lunghe distanze e al trasporto pesante, quindi servono punti di rifornimento ogni 200 km in particolare sulla direttrice adriatica e tirrenica. L'interessamento di Eni è molto positivo".

Non solo idrogeno. “Spero che la mobilità elettrica cresca, alimentata da rinnovabili e centrali a gas”, ha dichiarato ancora Descalzi ricordando che “siamo impegnati nell’elettrico attraverso la distribuzione. Abbiamo accordi per mettere 2400 colonnine, e ne metteremo 350 nelle nostre stazioni”. Oggi, su una rete di 4.400 stazioni di servizio, 3.500 erogano Eni Diesel+, il gasolio premium con il 15% di componente rinnovabile prodotta nella bioraffineria di Venezia, mentre circa 1.000 erogano anche Gpl e metano.

C’è l’accordo sottoscritto lo scorso ottobre con Ionity (joint venture fra Bmw, Daimler, Ford e il Gruppo Volkswagen, con i marchi Porsche e Audi) che prevede lo sviluppo di colonnine di ricarica superveloci nelle stazioni di servizio Eni; c’è l’intesa Eni-Coldiretti per realizzare la prima rete di rifornimento italiana di biometano agricolo per l’autotrazione, un progetto che nell’intenzione dei due partner, permetterà di raggiungere una produzione di 8 miliardi di m3 di biometano agricolo entro il 2030.

L’attenzione di Eni per l’ambiente “non è greenwashing: sono fatti e non parole - sottolinea Descalzi - Abbiamo tecnologie per fare plastiche biodegradabili, lavoriamo sulla loro trasformazione in idrogeno, trattiamo alghe per farne olio e biocarburante” elenca il numero uno di Eni che non dimentica di citare le raffinerie di Gela e Venezia trasformate in bioraffinerie, e Versalis. Tra i progetti, c’è quello che vede gli oli fritti esausti diventare fonte di energia per il sistema di raffinazione a Venezia e in futuro a Gela (VIDEO)

E le alghe. Produrre bio-carburante a partire dalle alghe è la nuova frontiera. Succede a Ragusa, dove Eni ha avviato un impianto sperimentale di nuova generazione per la produzione di bio-olio algale che potrà essere utilizzato dalla nuova bio-raffineria di Gela.(VIDEO)

Capitolo plastica, che è uno dei temi ambientali del secolo: nessuno può sottrarsi alla sfida di ridurre e prevenire l’inquinamento da plastica usa e getta, e Eni non fa eccezione ed entra a far parte dell’Alliance to End Plastic Waste (AEPW), composta da quasi 30 società internazionali e che ha già investito più di un miliardo di dollari ponendosi l’obiettivo di destinare, nell’arco dei prossimi cinque anni, 1,5 miliardi di dollari alla lotta ai rifiuti di plastica dispersi nell’ambiente.

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