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Ambiente: un albero per ogni 50 nati, il progetto di riforestazione di Mellin

04 giugno 2020 | 15.09
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Parco Piemonte  (Torino)
Parco Piemonte (Torino)

Un albero ogni 50 nuovi nati per un totale di ben 9.000 alberi all’anno. È questo il cuore del progetto 'Più alberi per più bambini' promosso da Mellin con l’auspicio di poter piantare sempre più alberi, in tutta Italia, per celebrare la ripresa delle nascite nel nostro Paese. L’iniziativa, in collaborazione con AzzeroCo2, approda a Torino, dove è stato portato a termine l’intervento di forestazione che ha permesso la messa a dimora di 3.000 giovani alberi nel 'Parco Piemonte', a Mirafiori sud, poco distante dal Parco Sangone.

"La Città di Torino implementa il suo Piano di Resilienza Climatica con una strategia di potenziamento dei servizi eco-sistemici generati dal territorio mettendo in primo piano la forestazione urbana. Negli ultimi anni abbiamo messo a dimora più di 15.000 alberi, in aree estensive, come i parchi Piemonte, Colonnetti, Stura, e quest’anno sono previsti altrettanti nuovi piantamenti" afferma l'assessore al Verde Pubblico, Alberto Unia.

Secondo l'assessore "soluzioni basate sulla foresta urbana, anche grazie a partner come AzzeroCo2 e Mellin, permettono di instaurare un modello di sviluppo della città più sostenibile e resiliente. È un impegno corale di adattamento ai cambiamenti climatici che vede Torino tra i centri italiani più impegnati nel trovare soluzioni efficaci e che rendono più vivibile la città".

Le aree destinate alla creazione dei nuovi boschi nel 2020, tra le quali figura la Città di Torino, sono state scelte attraverso un digital contest attivato da Mellin con l’obiettivo di far votare i genitori per definire insieme le prossime aree verdi da creare o riqualificare sul territorio italiano, in collaborazione con AzzeroCo2. Torino è la prima delle città italiane coinvolte nell’iniziativa.

Il progetto 'Più alberi per più bambini' si ispira alla filosofia della Parental Policy di Mellin, una piattaforma aziendale che supporta mamme e papà nella gestione ottimale dell’equilibrio famiglia-lavoro. Supportare la natalità e le famiglie significa anche pensare al futuro del pianeta in cui questi bambini cresceranno.

“L’Italia è un Paese che sta via via invecchiando ed è fondamentale porre in essere oggi azioni che puntano ad accendere sul tema della natalità le giuste attenzioni – afferma Fabrizio Gavelli, ceo Specialized Nutrition South Europe e ad Mellin – Mellin crede che la salute del pianeta e la salute delle persone siano interconnesse e sogna un futuro dove sempre più bambini crescono in un mondo che preserva la natura. Con questo progetto vogliamo lanciare un messaggio di impegno verso il futuro e piantare oggi la speranza di un Paese con più aree verdi e più bambini".

L’iniziativa rientra all’interno della Campagna Nazionale Mosaico Verde, ideata e promossa da AzzeroCo2 con il patrocinio delle più importanti Istituzioni e Associazioni nazionali, con un obiettivo ambizioso: piantare 300.000 nuovi alberi e tutelare 30.000 ettari di boschi esistenti su tutto il territorio nazionale. "L’intervento di forestazione realizzato nel Comune di Torino contribuirà a migliorare la fruibilità del Parco Piemonte e offrirà a tutti i residenti opportunità di svago e li responsabilizzerà sulla necessità di proteggere l’ambiente in cui vivono" dichiara Sandro Scollato, Amministratore Delegato di AzzeroCo2

L’area oggetto di intervento, individuata dal servizio verde Pubblico della Città, che ha definito insieme ad AzzeroCo2 anche le caratteristiche e la metodologia della messa a dimora ed ha accompagnato e controllato la corretta esecuzione dei lavori, si trova all’interno di un parco urbano che presentava una copertura arborea rada e costituita principalmente da specie che non sono tipiche della zona, quali il cedro e l’acero americano.

I giovani alberi sono stati posizionati in gruppi sparsi con l’obiettivo di creare dei boschetti intervallati da aree libere per valorizzare la dinamica spontanea della vegetazione e ottenere un ripristino ecologico con la reintroduzione delle specie autoctone come la roverella, il carpino, l’olmo, l’acero campestre e il frassino.

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