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Turismo: Happy Guest Award per la prima volta a un imprenditore italiano

15 dicembre 2016 | 13.32
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Turismo: Happy Guest Award per la prima volta a un imprenditore italiano

Capacità di anticipare i desideri dei clienti, ospitalità, italianità, ma anche formazione continua del personale e attenzione ai temi della sostenibilità. E’ per l’eccellenza in questi e anche in altri settori che quest’anno, per la prima volta, un imprenditore italiano si aggiudica l’Happy Guest Award, uno dei riconoscimenti più ambiti tra gli alberghi di lusso di tutto il mondo che nella sua edizione 2016 va all’hotel Splendide Royal di Lugano della catena alberghiera “Roberto Naldi Collection”, diretto da Giuseppe Rossi. L’albergo di Totò, ma anche di Mitterrand e Bush.

Il premio viene attribuito ogni anno sulla base di ben 800 standard che vengono verificati da ispettori che soggiornano in maniera anonima per tre giorni negli alberghi, passando la struttura letteralmente ai raggi X. “In anni di carriera non siamo mai riusciti a individuare chi fossero gli ispettori – spiega Giuseppe Rossi, direttore dell’albergo premiato - Ma per noi ogni ospite è un ispettore”.

E se tutti gli 800 standard sono stati soddisfatti, a convincere di più è stata la capacità di anticipare le esigenze del cliente e di creare un’ospitalità tagliata su misura. Come? “Il 10% del tempo lavorativo del personale è dedicato alla formazione. E’ come una partita di calcio: si vince solo se si è allenati”, aggiunge Rossi. Altro punto di forza, aver mantenuto le caratteristiche di un'azienda di famiglia e quindi la capacità di mettere al centro l'ospite e non gli azionisti (fondato nel 1888, in 127 anni di storia l’albergo ha avuto solo due proprietà e 5 direttori).

Sul fronte della sostenibilità, dal 2014 l’Hotel Splendide Royal ha messo in pratica il progetto “We are all drops of one ocean” che coinvolge collaboratori e ospiti in azioni di risparmio idrico, energetico e di lotta allo spreco alimentare. I risparmi che si ottengono da queste piccole azioni ‘green’ viene investito in progetti umanitari. Un esempio? La realizzazione della fattoria Splendide in Kenya, un luogo autosufficiente in cui oggi vivono e lavorano 5 famiglie.

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