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Capri: ritorno falchi pellegrini sull'isola, iniziativa Villa San Michele e Criuv

06 agosto 2014 | 12.06
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L'iniziativa è di Villa San Michele e del Centro di riferimento regionale per l'Igiene urbana veterinaria (Criuv)

Capri: ritorno falchi pellegrini sull'isola, iniziativa Villa San Michele e Criuv

Uno stimolo al ritorno dei falchi pellegrini sull'isola di Capri attraverso il rilascio di un esemplare dal Castello Barbarossa che domina l'isola. L'iniziativa è di Villa San Michele e del Centro di riferimento regionale per l'Igiene urbana veterinaria (Criuv): le due istituzioni, con il sostegno delle amministrazioni di Anacapri e Capri, firmeranno un accordo di collaborazione per la reintroduzione dei falchi pellegrini dalle rupi adiacenti al Castello Barbarossa, proprietà della Fondazione Axel Munthe Villa San Michele.

Il primo esempio di rilascio di un falco pellegrino avverrà giovedì 7 agosto alle ore 17, alla presenza dei sindaci di Anacapri, Franco Cerrotta, e di Capri Gianni De Martino, del console Staffan de Mistura, dell'ex vicepresidente del Wwf Campania Vincenzo Cavaliere, dei rappresentanti del Criuv e del Cras (Centro di recupero animali selvatici).

Per anni la popolazione dei falchi pellegrini stanziali sull'isola di Capri ha continuato a ridursi, per cui la valenza di questa reimmissione in natura serve a favorire l'incremento numerico delle specie selvatiche presenti naturalmente sull'isola azzurra, messe a dura prova, negli ultimi anni, dalla crescente presenza di specie volatili come il gabbiano reale del Mediterraneo, che hanno iniziato a essere particolarmente invasive soprattutto nei confronti di cibo a portata di mano su qualsiasi tavolino di terrazze e bar.

Il rilancio dei 'Barbarossini', così saranno ribattezzati i falchi pellegrini rilasciati dal Castello Barbarossa, mira a riequilibrare in maniera ecosostenibile la fauna presente sull'isola di Capri e restituire ulteriormente un ruolo di protezione e attività al Castello Barbarossa. Il falco pellegrino, un esemplare femmina ritrovato in Penisola Sorrentina, arriverà direttamente dalle sedi regionali del Criuv e Cras trasportato in scatole di cartone e verrà reimmesso in natura dopo cure specialistiche mediche e riabilitative effettuate presso il Cras di Napoli.

''Il Castello Barbarossa e le sue splendide rocce a picco, adiacenti il Monte Solaro, possono sempre più tornare a essere un luogo dove specie in diminuzione come i bellissimi e utili falchi pellegrini potranno aiutarci a controllare, in maniera ecosostenibile, l'eccessiva audacia e presenza dei gabbiani reali presenti sull'isola", è il commento del console Staffan de Mistura.

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