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Stop ai richiami vivi, l'Italia si adegua alla direttiva Ue

23 luglio 2015 | 16.46
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Stop ai richiami vivi, l'Italia si adegua alla direttiva Ue

Il Senato approva l'articolo 21 della legge europea che proibisce la cattura dei richiami vivi con i mezzi vietati dalla Direttiva Uccelli, tra cui reti, trappole e vischio. D’ora in poi in Italia sarà vietato catturare gli uccelli migratori per farne dei richiami da caccia. Esultano le associazioni animaliste e ambientaliste.

"Oggi Governo e Parlamento hanno chiuso un triste capitolo che aveva messo l'Italia sotto procedura d'infrazione - commenta Legambiente - La legge approvata oggi ha definitivamente messo in sicurezza l'Italia e salvato centinaia di migliaia di merli, tordi e allodole, usati come richiami vive in alcune forme di caccia".

Per la Lipu "è una gioia immensa e una grande vittoria del Paese - dichiara il presidente Fulvio Mamone Capria, presidente della Lipu-BirdLife Italia - La formula normativa adottata è contorta e macchinosa, dovendo rispondere al dettato della direttiva, e però la sostanza è chiara: da questo momento in Italia la cattura degli uccelli selvatici è vietata".

Prima dell’approvazione dell’articolo 21, in autunno decine di migliaia di uccelli migratori venivano catturati nel corso del loro volo verso le zone di svernamento. Uccelli abituati a coprire migliaia di chilometri, dal momento della cattura erano costretti a vivere in gabbie delle dimensioni di un foglio A4. Aperti con una lametta per determinarne il sesso, spennati a vivo, rinchiusi e sottoalimentati, all’apertura della stagione venatoria venivano riportati alla luce. Convinti del sopraggiungere della primavera, i loro ritmi biologici così sfalsati li inducevano a cantare a tutto vantaggio dei cacciatori da appostamento che li utilizzavano, quindi, come richiami per altri uccelli. “D’ora in poi tutto ciò non sarà più ammissibile, gli uccelli tornano ad essere liberi di migrare nei nostri cieli, senza correre il rischio di finire nelle reti degli uccellatori italiani”, dichiara Massimo Vitturi, responsabile Animali selvatici della Lav.“Non è l’abolizione della caccia ma di uno dei suoi volti più crudeli - sottolinea il Wwf - finalmente le centinaia di migliaia di uccelli selvatici, fino ad oggi usati come 'fischietti viventi', potranno volare liberi anche sui nostri cieli”, aggiunge l'associazione animalista ricordando che la nuova norma era attesa da tempo, perché l’utilizzo dei richiami vivi a fini venatori e dei mezzi come le reti per catturali, sono vietati da anni dalle direttive Europee e l’Italia era sotto procedura di infrazione e che il 22% dei crimini contro l’ambiente in Italia riguarda i danni contro la fauna protetta. E la pratica dell’uccellagione è uno dei tasselli più difficili da eradicare.

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