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Sostenibilità: nasce ASviS, alleanza per un'Italia sostenibile

11 marzo 2016 | 13.11
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(Xinhua)
(Xinhua)

Oltre 80 tra le più importanti istituzioni e reti della società italiana hanno già accettato la sfida: contribuire a raggiungere i target dell’Agenda Globale 2030. Nasce così ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. Obiettivo principale: sensibilizzare e responsabilizzare ogni componente della società - politici, imprenditori e manager, cittadini - affinché l’Italia raggiunga gli obiettivi assunti in sede Onu nei tempi stabiliti.

I 17 obiettivi e i 169 target dell’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile da raggiungere entro il 2030, adottati a settembre 2015 dai Paesi delle Nazioni Unite, impongono a tutti un profondo cambiamento di rotta: dall’eliminazione della povertà alla crescita economica e alla buona occupazione, dal consumo responsabile alla riduzione delle disuguaglianze, dal contenimento del cambiamento climatico all’educazione di qualità per tutti, dalla lotta a tutte le forme di discriminazione contro le donne all’impegno contro la corruzione.

Nata su iniziativa della Fondazione Unipolis e dell’Università di Roma Tor Vergata per far crescere nella società, nei soggetti economici e nelle istituzioni la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda Globale e mobilitare tutti i diversi soggetti per realizzarne gli obiettivi, l’ASviS riunisce già 80 tra le più importanti istituzioni e reti della società civile del nostro Paese.

L’ASviS intende mettere in rete tutti i soggetti impegnati nel raggiungimento di uno o più dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile per diffondere la cultura della sostenibilità a tutti i livelli, orientare modelli di produzione e di consumo, analizzare le implicazioni e le opportunità per l’Italia legate all’Agenda Globale 2030, contribuire alla definizione di una strategia nazionale per il conseguimento degli SDGs e alla realizzazione di un tempestivo e dettagliato sistema di monitoraggio.

Ogni Paese si è impegnato a definire una propria strategia che consenta di raggiungere i 17 obiettivi e l’Onu svolgerà un monitoraggio continuo dello stato di attuazione dei piani nazionali. "Con l’Approvazione dell’Agenda Globale 2030 - sottolinea il presidente dell’ASviS, Pierluigi Stefanini - tutti i Paesi del mondo dovranno valutare il proprio 'stato di salute' attraverso una serie di parametri, obiettivi e target interconnessi, che contemplano aspetti economici, sociali, giuridici, umani, tecnologici, ecc...".

Rispetto agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile - sottolinea una nota - l’Italia presenta alcuni punti di forza, come l’alta aspettativa di vita in buona salute, una significativa quota di energia prodotta da fonti rinnovabili e molti punti di debolezza, tra cui l’alto livello di percezione della corruzione, l'elevato tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile, le scarse competenze in lettura, matematica e scienze, l’alto abbandono scolastico, significative disuguaglianze di genere, elevati rischi ambientali.

L’Agenda Globale 2030 riconosce l’attuale modello di sviluppo come insostenibile sul piano ambientale, economico e sociale, e ne propone uno nuovo basato sulla conservazione o l’aumento delle varie forme di capitale economico, naturale, umano e sociale. "Il mondo dell’università e della ricerca - aggiunge Giuseppe Novelli, rettore dell’Università di Roma Tor Vergata - può svolgere un ruolo cruciale nello sviluppo di innovazioni capaci di ridurre i costi di transizione alla sostenibilità e nella formazione di una nuova generazione di persone qualificate, in grado di orientare alla sostenibilità tutte le attività umane".

All’ASviS possono aderire associazioni delle parti sociali, reti di associazioni della società civile, associazioni di enti territoriali, università, centri di ricerca pubblici e privati e le relative reti, associazioni di soggetti attivi nei mondi della cultura e dell’informazione, fondazioni e reti di fondazioni, soggetti italiani appartenenti ad associazioni e reti internazionali attive sui temi dello sviluppo sostenibile.

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