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Chiusi gli ‘Uffizi’ della natura

30 aprile 2018 | 14.21
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(Fotolia)
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Dalle Cinque Terre al Sentiero degli Dei in Costiera Amalfitana, in Italia ci sono cammini in natura che si snodano tra paesaggi unici, “luoghi paragonabili agli Uffizi o ai Musei Vaticani che richiamano una quantità incredibile di turisti da tutto il mondo ma che restano chiusi per motivi di sicurezza, con ordinanze. E mentre per le Cinque Terre la Regione Liguria ha dichiarato di essere in cerca di fondi, che sembrano essere stati trovati, per il Sentiero degli Dei tutto tace”. Così, all’Adnkronos, Filippo Camerlenghi, presidente dell’Aigae, l’associazione italiana delle Guide ambientali escursionistiche, che in vista dell’estate accende i riflettori sulla questione, perché questi luoghi rappresentano una grande attrazione per i visitatori da tutto il mondo, eppure restano chiusi.

Perché? “Per ragioni di messa in sicurezza – continua Camerlenghi - ma nessuno si sognerebbe di tenere chiusi gli Uffizi per un cornicione pericolante, si farebbero degli interventi per garantire l’apertura al pubblico in sicurezza. In questo caso invece, al turismo in natura non viene data pari dignità eppure è l’unica forma di turismo che sta crescendo inesorabilmente”.

Eppure "per rimettere in sicurezza un sentiero a volte basta intervenire su 20 metri per riaprire al turismo cammini di 5 km. Questo permetterebbe di riportare le persone in quei luoghi". Stesso discorso, per le aree del Centro Italia colpite dal terremoto. "E' chiaro che in quei casi la messa in sicurezza del sentiero non è una priorità e diventa secondaria rispetto alla necessità di ricostruire una scuola - conclude Camerlenghi - ma così è un po’ come il gatto che si morde la coda perché se non si riaprono i sentieri si chiude alla possibilità di far arrivare turisti la cui presenza crea indotto sul territorio".

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