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Ranking Ue Piani Nazionali Energia e Clima, Italia 17esima

13 giugno 2019 | 13.15
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L'analisi di Transport&Environment

(Fotolia)
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Una nuova analisi sull'ambizione climatica dei governi dell'Ue, incentrata sugli obiettivi di riduzione delle emissioni dei trasporti (il settore con le maggiori emissioni di CO2 nell'Ue) mostra che la maggior parte degli Stati membri non riuscirà a raggiungere i propri obiettivi di riduzione al 2030. Solo i primi tre, Paesi Bassi, Regno Unito e Spagna, hanno ottenuto un punteggio superiore al 50% nella classifica dei Piani Nazionali di Energia e Clima elaborata da Transport&Environment che ha analizzato tutte le proposte di ogni Paese per i Piani Nazionali di Energia e Clima.

"In questo momento, la maggior parte dei piani nazionali sui trasporti comporterebbe il mancato adempimento dei target Europei vincolanti al 2030. Ciò significa che questi Paesi potrebbero essere citati in giudizio e multati, o essere costretti a pagare per le riduzioni di emissioni in altri Paesi Ue", dice Carlos Calvo Ambel, direttore di analisi e trend di T&E.

"Dei Paesi Ue più in basso nel ranking, la Germania (quindicesima) ha posticipato le decisioni fino alla pubblicazione della versione finale del suo piano (prevista per la fine dell’anno) - stando allo studio - L'Italia al 17° posto è penalizzata dal ruolo importante conferito al gas naturale nei trasporti, nonostante auto e camion alimentati a gas producano emissioni serra analoghe a quelle dei veicoli a benzina e diesel. Positiva nel piano italiano l’attenzione conferita al potenziamento del trasporto su ferro sia passeggeri che merci e la ricorrente menzione all’intermodalità".

"Quello che preoccupa maggiormente nella bozza di Piano inviata dal governo italiano a Bruxelles è la promozione del gas naturale nei trasporti. Il gas è un combustibile fossile e in quanto tale va nella direzione opposta alla decarbonizzazione - afferma Veronica Aneris, manager per l’Italia di T&E - Se vogliamo centrare l’obiettivo di Parigi è necessario adottare sin da ora misure in grado di mettere il settore sulla giusta rotta per un trasporto a emissioni zero, come la mobilità elettrica, su cui attualmente il Piano punta in maniera troppo timida".

"Abbiamo avanzato critiche al Piano Energia e Clima presentato dal Governo italiano nell’ambito della consultazione pubblica, perché troppo timido negli obiettivi, troppo vago negli strumenti attuativi, che non consentirà di rispettare gli impegni di riduzione dei gas serra al 2030 per la parte trasporti - dice Anna Donati, responsabile Gdl 'Mobilità sostenibile' di Kyoto Club - e ci aspettiamo che dal confronto e dalle proposte avanzate vi sia un concreto miglioramento del Pniec italiano".

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