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Detenuti al lavoro nei parchi, firmato protocollo d’intesa Galletti-Orlando

28 maggio 2014 | 18.22
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La collaborazione tra i ministeri dell’Ambiente e della Giustizia punta a promuovere l’attività a titolo volontario della popolazione carceraria o assoggettata a misura alternative per la pulizia e la manutenzione delle risorse naturalistiche al fine di favorire il reinserimento sociale e diminuire il rischio di recidiva

Detenuti al lavoro nei parchi, firmato protocollo d’intesa Galletti-Orlando

Coniugare le ragioni della rieducazione e del reinserimento sociale dei detenuti e quelle della tutela delle risorse naturalistiche: questo l’obiettivo del protocollo di intesa di durata triennale siglato oggi dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e dal ministro della Giustizia Andrea Orlando. Il progetto è finalizzato a promuovere e agevolare l’attività lavorativa dei condannati presso i parchi nazionali. La collaborazione tra i due ministeri punta a promuovere l’attività a titolo volontario della popolazione detenuta o assoggettata a misura alternative per la pulizia e la manutenzione dei parchi al fine di favorire il reinserimento sociale e diminuire il rischio di recidiva. “Così portiamo avanti una visione non statica dell’ambiente e usciamo dallo schema del ministero chiuso”, dichiara il ministro Galletti. “Dato come acquisito il valore della tutela - aggiunge - oggi compiamo un passo in più mettendo l’ambiente a disposizione dello sviluppo economico, dell’occupazione e dell’inclusione sociale. Questo è solo l’inizio di un lavoro proficuo che possiamo portare avanti anche in altri settori. Ambiente e giustizia sono una coppia vincente”. Il protocollo consentirà da una parte “di incrementare il lavoro esterno dei detenuti che potranno acquisire professionalità nell’ambito dei ‘green jobs’”, dall’altra di fare in modo che “i parchi possano avere personale in più per la manutenzione dei parchi”, spiega il ministro Orlando sottolineando che il progetto “in futuro potrà collegarsi alla manutenzione del suolo”. “Ammontano a 40 miliardi gli investimenti necessari per la manutenzione del territorio, augurandoci una maggiore disponibilità di fondi i futuro, progetti come questo possono rappresentare un prototipo utilizzabile”, aggiunge Orlando.

Con separati accordi operativi tra gli Enti parco nazionali e il dipartimento amministrazione penitenziaria, anche con il supporto di Federparchi, saranno definite le modalità di impiego, l’individuazione dei detenuti da proporre per le attività, il programma di lavoro con definizione di orari e luoghi della prestazione lavorativa. Formazione e assicurazione sono a carico dell’ente fruitore della prestazione lavorativa.

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