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Clima: Greenpeace suona la sveglia anche in Italia, stop petrolio e carbone

30 maggio 2015 | 15.16
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Flash mob in 24 città, con il Global Day alla vigilia del G7 di Elmau

(foto Greenpeace Press-Riccardo De Luca)
(foto Greenpeace Press-Riccardo De Luca)

Anche in tutta Italia Greenpeace suona la sveglia sul clima: "E' ora di abbandonare petrolio e carbone". E' il leitmotiv dell'associazione ecologista che, alla vigilia del summit del G7 che si terrà dal 6 al 7 giugno a Elmau in Germania, vuole convolgere anche il nostro Paese su scelte più green. In vista del vertice in cui si affronteranno le attuali sfide internazionali, migliaia di persone scendono infatti nelle strade e nelle piazze in più di 30 Paesi del mondo per il Global Day of Action "per dimostrare pacificamente a favore della salvaguardia del clima e contro le fonti fossili, chiedendo una rapida transizione verso un futuro energetico 100 per cento rinnovabile" ricorda l'associazione. In molte città del Pianeta, così come sui social media e sul web, la richiesta ai leader globali è univoca: servono politiche mirate per superare l’era delle fonti fossili e del nucleare, per preservare la biodiversità e la salute del Pianeta, per sostenere energie pulite come il solare e l’eolico.

Questo Global Day of Action è il primo di una serie di tre appuntamenti previsti da qui a fine anno, quando si terrà la Conferenza delle Parti di Parigi, che potrebbe segnare la storico traguardo di un nuovo accordo mondiale sui cambiamenti climatici. "Questa iniziativa segna la nascita di un movimento globale che in vista del vertice di Parigi si impegna a fare pressione su leader politici ed economici per chiedere un futuro 100 per cento rinnovabile" spiega Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia. "Con i nostri flash mob in 24 città italiane, da nord a sud della penisola, -sottolinea- vogliamo suonare la sveglia al Governo e all’opinione pubblica italiana". Il Global Day Action è anche il risultato dell’impegno congiunto di movimenti e organizzazioni come Coalition Climat 21, CAN, 350.org, Avaaz, Friends of the Earth, Wwf. Secondo Greenpeace, "la linea adottata dal governo italiano è palesemente contraddittoria".

"A fronte di molti proclami e iniziative, come gli Stati Generali del Clima che si terranno a Roma il prossimo 22 giugno, l’indirizzo concreto -osserva Greenpeace Italia- è quello di cercare di sfruttare le misere riserve petrolifere del Paese, in mare e a terra, in barba a ogni impegno di riduzione delle emissioni. Nel frattempo si continua a penalizzare la crescita delle energie pulite e a non fare nulla per superare in fretta l’uso del carbone". Angela Merkel, attuale presidente del G7, ha dichiarato che i cambiamenti climatici sono uno degli argomenti chiave del summit. Per questo, Greenpeace ritiene che "il G7 abbia la principale responsabilità, politica e morale, di garantire una transizione energetica rapida e radicale, per garantire che il clima non venga alterato definitivamente oltre le soglie di sicurezza indicate dalla scienza". Il secondo e il terzo Global Day of Action verso il summit di Parigi si terranno rispettivamente il 26 settembre e il 29 novembre.

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