Ridurre il traffico motorizzato e quello di merci su gomma e pensare ad una riconversione della produzione di energia elettrica in rinnovabile. Ecco le priorità sulle quali occorre lavorare per contrastare i cambiamenti climatici. A suggerirle sono i cittadini italiani sempre più sensibili alle tematiche ambientali e, in particolare, al riscaldamento globale. Ma la svolta decisiva è vicina. Il 54%, infatti, pensa che la Cop21 costituirà davvero un successo per la lotta ai cambiamenti climatici.
A tracciare il quadro è la ricerca “L’Italia verso Parigi” di Lorien Consulting e Legambiente, realizzata su un campione qualificato di 1000 persone. In particolare, dall'indagine emerge che tra i cittadini cresce l’attenzione sulla conferenza internazionale di Parigi: il 38% degli italiani dichiara di conoscere la conferenza sul clima (contro il 29% rilevato ad ottobre). Un summit intorno al quale c’è molto ottimismo. Il 69% è convito che la conferenza potrà incidere positivamente sulle azioni dei singoli Paesi e sui comportamenti dei cittadini.
E tra i centotrenta capi di Stato che discuteranno per trovare un accordo sul taglio delle emissioni, i Paesi che avranno una maggiore influenza sono gli Stati Uniti (così per il 47% del campione), seguiti con grande distanza da Unione Europea (23%) e Cina (12%). Di certo gli attentati di Parigi hanno dato una forte scossa: se fino a due mesi fa le due principali preoccupazioni erano disoccupazione (67%) ed emergenza immigrazione (66%), oggi prendono il sopravvento il terrorismo e la guerra (47%).