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Clima: Galletti, successo Cop21 dipende da noi

11 dicembre 2015 | 16.49
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Clima: Galletti, successo Cop21 dipende da noi

"Dipende solo da noi il successo di questa Cop e la definizione di un accordo che sia di tutti e che sia capace di assicurare a tutti i paesi un futuro migliore. Un futuro senza cambiamenti climatici fuori controllo con conseguenze incalcolabili e ingestibili. Un futuro solidale in cui tutti i paesi abbiamo le opportunità economiche e tecnologiche per una crescita sostenibile". Così su Cop21, nel suo intervento in plenaria, il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti.

"Un futuro - continua - in cui la decarbonizzazione dell’economia sia un obiettivo di medio termine non solo ambientale, ma sia soprattutto un nuovo modello di sviluppo sociale ed economico, portatore di benessere più diffuso e di equità fra i popoli. Dobbiamo lasciare Parigi con una intesa storica di responsabilità nei confronti delle future generazioni. Un’intesa di civiltà che ha tanto più valore in questi tempi ed in questa città, segnata quest’anno dall’odio cieco e dalla barbarie terroristica".

L’Italia, ricorda Galletti, insieme ai paesi dell’Unione Europea, ha sempre sostenuto l’esigenza di una intesa ambiziosa. E ora punta a un accordo "efficace", che preveda "meccanismi di revisione periodica dei target che tengano conto del mutare delle condizioni dei vari paesi e delle loro capacità, della loro crescita economica e degli shock interni ed esterni che li colpiscono".

Accordo efficace ma anche "solidale", che raccolga quindi "la richiesta che viene dai paesi più vulnerabili di considerare lo scenario di limitare la crescita della temperatura di 1,5 gradi". L’Italia, assicura Galletti, farà la sua parte: "aumenterà il proprio contributo per la finanza internazionale per il cambiamento climatico fino a 4 miliardi di dollari negli anni tra il 2015 e il 2020 e si impegnerà per lo sviluppo delle energie rinnovabili in Africa".

Il ministro dell'Ambiente italiano ha concluso il suo intervento ricordando l’enciclica “Laudato Sì”. "Il Pontefice - sottolinea - ci ha detto che la sfida che abbiamo davanti è quella di una ecologia integrale ,economica sociale e ambientale, che ci consenta di ridefinire il progresso. Noi possiamo farlo qui a Parigi, ridefinire il progresso per l’umanità, per costruire tutti assieme un futuro migliore".

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