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Rifiuti: Cic, norme chiare per trasformare impianti in bioraffinerie

07 aprile 2016 | 16.53
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Rifiuti: Cic, norme chiare per trasformare impianti in bioraffinerie

Il settore del recupero del rifiuto organico può intraprendere la strada dell'innovazione, trasformando gli impianti in bioraffinerie, in un quadro normativo chiaro e nell'ambito di una politica di sviluppo economico nazionale che tenga conto dei principi dell'economia circolare. E' quanto emerso in occasione del del VII Forum interregionale sul compostaggio e la digestione anaerobica promosso e organizzato dal Consorzio Italiano Compostatori (Cic), a Padova.

Occasione per fare il punto sulla filiera della raccolta e riciclo del rifiuto organico, che da diversi anni ha assunto dimensioni industriali e che è centrale nel sistema di gestione integrata dei rifiuti organici in Italia. Ma nonostante i numeri su raccolte e trattamenti (il rifiuto organico in Italia si attesta a circa 6 milioni di tonnellate l’anno e incide per il 43% di tutta la raccolta differenziata del Paese) e la dinamica di crescita continua, con un incremento della frazione umida del 9,5% in un solo anno (Rapporto rifiuti 2015 di Ispra), molto è ancora da fare.

“E' necessario affrontare sfide impegnative, quali l’opposizione all’estenuante el'ingiustificato tentativo di sottrazione di sfalci e potature dalla normativa sui rifiuti, e la lentezza del cammino normativo verso l’upgrading e la valorizzazione del biometano”, dichiara il presidente del Cic Alessandro Canovai.

Cic, Utilitalia e Fise-Assoambiente: Mise di ridefinisca entro l’anno normativa su incentivi

Su questo punto Cic, Utilitalia e Fise-Assoambiente, hanno annunciato il comune impegno a un confronto con il ministero dello Sviluppo Economico perché si realizzi l’obiettivo di ridefinire entro l’anno la normativa relativa agli incentivi, dando certezze alle tante aziende che hanno già sostenuto importanti investimenti in questa direzione.

Tra le proposte, Massimo Centemero, direttore del Cic, ha citato la certificazione della filiera del “biorifiuto” e un suo adeguato aiuto economico, che il Cic sostiene a Bruxelles attraverso la collaborazione ed in sinergia con European Compost Network.

“Dopo 25 anni di storia - dice Centemero - il Cic è pronto ad accogliere nuove sfide e stimola aziende, impianti di compostaggio e di biogas, ad assumere connotazioni innovative. Le aziende nel loro insieme costituiscono un gigantesca bioraffineria fatta di produzione di fertilizzanti (organici, organo-minerali, substrati, ecc.) fatta di produzione di biometano (se gli eventi normativi ce lo consentono) e fatta di ricerca di nuovi prodotti da valorizzare a livello industriale a partire dal rifiuto organico”.

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