cerca CERCA
Mercoledì 24 Aprile 2024
Aggiornato: 16:54
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Animali: delfino arpionato e poi smembrato in Sardegna

18 aprile 2016 | 15.50
LETTURA: 3 minuti

La foto del delfino ucciso postata su Twitter del direttore della Riserva di Capo Carbonara
La foto del delfino ucciso postata su Twitter del direttore della Riserva di Capo Carbonara

Un esposto contro ignoti affinché vengano individuati i responsabili dell'uccisione di un delfino, prima arpionato e poi fatto a pezzi su una spiaggia della costa cagliaritana. E' quello depositato oggi dal Wwf presso la procura di Cagliari.

Il delfino, un maschio di circa 3 metri appartenente alla specie Tursiope (Tursiop truncatus) era stato segnalato con un arpione conficcato nel dorso alla Capitaneria di Porto giovedì scorso nella spiaggia di Cann'e Sisa, nei pressi dell’Area marina Protetta di Capo Carbonara. Rimasto sulla spiaggia in attesa di un recupero completo, l'animale è rimasto poi vittima di un secondo atto di bracconaggio: alcuni ignoti, infatti, si sono accaniti su di lui per prelevarne la carne.

I Tursiopi, a differenza delle altre specie simili, come il Delfino comune (il più raro) e la Stenella, hanno l'abitudine di frequentare le acque sotto costa dove l'incontro con l'uomo è certamente più frequente. Nel caso del giovane 'flipper' questo incontro è stato fatale.

"Purtroppo - ha sottolineato la presidente del Wwf Donatella Bianchi - a differenza di quanto accade a terra, i crimini di natura commessi in mare che spesso vedono l'uccisione di specie protette come delfini, tartarughe e perfino balenottere, rimangono sottotraccia ed è difficile quantificare la perdita di biodiversità e rintracciare i colpevoli. A fronte di un animale rinvenuto ce ne sono sicuramente molti altri che hanno subito la stessa fine. Purtroppo non è la prima volta che un delfino viene ucciso lungo le coste sarde, analoghi episodi erano già accaduti nel golfo di Olbia negli anni passati. Vogliamo che i colpevoli di questa doppia barbarie vengano identificati perché il mare non può perdere in questo modo le sue creature più nobili".

Tutte le specie di cetacei del Mediterraneo sono protetti da importanti Trattati internazionali, ad iniziare dall'Accordo di Monaco sulla conservazione dei cetacei del Mar Nero, del Mediterraneo e dell'area atlantica contigua, del 1996, ratificato anche dall'Italia (con la Legge 10 febbraio 2005, n. 27).

L'uccisione di un esemplare di delfino come quello trovato sulla spiaggia sarda è vietata e comporta sanzioni penali che vanno dall'arresto a pene pecuniarie (Articolo 727 bis. Uccisione, distruzione, cattura, prelievo, detenzione di esemplari di specie animali o vegetali selvatiche protette ). E' vietato anche consumare la carne di questi animali, come prescrive la Legge in materia di pesca (n. 4 del 2012 ) che pone il divieto di "detenere, sbarcare trasportare e commercializzare le specie di cui sia vietata la cattura" con pene per la violazione del divieto che implicano, anche queste l'arresto (fino a due anni ) e multe (da 2.000 a 12.000 euro). Se, infine, le indagini dovessero anche rilevare che l’animale è stato ucciso in maniera crudele con metodi che gli hanno causato sofferenza (ad esempio è morto annegato o dissanguato), si aggiungerebbe anche il reato di maltrattamento di animali.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza