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Rifiuti: a Bologna raccolte nel 2015 oltre 2885 t di oli lubrificati usati

24 ottobre 2016 | 15.51
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Oltre 2.885 tonnellate di oli lubrificanti usati raccolte a Bologna nel 2015, su un totale di 16350 tonnellate recuperate nella Regione Emilia Romagna. Sono i dati resi noti dal Consorzio obbligatorio degli oli usati (Coou) stamattina a Bologna nell’ambito di una delle tappe di ‘CircOLIamo’, la campagna educativa itinerante che punta a sensibilizzare l’opinione pubblica e le amministrazioni locali sul corretto smaltimento dei lubrificanti usati.

“La raccolta degli oli usati rappresenta un tassello importante nella costruzione di un’economia sempre più circolare, dove i rifiuti di un ciclo produttivo possano farsi risorse per un altro, al fine di ridurre il consumo di materie prime” afferma Paola Gazzolo, assessore all’Ambiente della Regione Emilia-Romagna.

“Per questo il Piano regionale di gestione dei rifiuti – prosegue - , approvato nel maggio scorso, prevede azioni precise, tra cui l’attivazione di servizi dedicati per specifiche utenze, la diffusione di punti di raccolta all’interno dei centri di raccolta e nei luoghi ad elevata frequentazione e la distribuzione di contenitori per facilitare il trasporto: la strategia che ci ha guidato, cioè, è quella di avvicinare sempre più il produttore al punto di conferimento”.

Nel 2015 il Consorzio – che coordina l’attività di 73 aziende private di raccolta e di 4 impianti di rigenerazione – ha raccolto in tutta Italia 167.000 tonnellate di olio lubrificante usato, un dato vicino al 100% del potenziale raccoglibile. “I risultati sono soddisfacenti – commenta Franco Barbetti, direttore tecnico operativo del Coou, illustrando i dati -, ma il nostro obiettivo resta quello di raccoglierne il 100%”.

Per questo motivo – spiega - il Consorzio ha ideato la campagna educativa itinerante ‘CircOLIamo’ che in due anni toccherà tutti i capoluoghi di provincia italiani; una campagna a zero emissioni, perché la quantità di CO2 generata sarà compensata attraverso interventi di forestazione in grado di assorbire la CO2 immessa in atmosfera.

“La piccola parte che sfugge ancora alla raccolta – riferisce Barbetti – si concentra soprattutto nel ‘fai da te’: per intercettarla abbiamo bisogno del supporto delle amministrazioni locali, per una sempre maggiore diffusione di centri di raccolta adibiti anche al conferimento degli oli lubrificanti usati”.

“La Regione Emilia-Romagna – spiega Cristina Govoni, responsabile servizio Rifiuti della Regione Emilia-Romagna – ha puntato molto sull’economia circolare, dotandosi per prima di una legge in questo senso e di un Piano rifiuti che punta moltissimo sul riciclaggio".

In Emilia-Romagna, "la situazione dello smaltimento degli oli esausti nel settore agricolo è meno opaca che in altre regioni perchè abbiamo stretto degli accordi di filiera per trattare i rifiuti agricoli e intercettare gli oli usati dagli agricoltori che così sono tracciati, raccolti e conferiti nei siti appositi. Nella nostra regione la situazione è governata e molti oli sono recuperati. Certo si può fare di piùma c’è comunque un cauto ottimismo”.

Un quadro confermato da Barbetti del Coou: “Analizzando le medie italiane, l’Emilia- Romagna è una delle regioni più virtuose anche nel settore dell’agricoltura e della nautica che sono i più problematici. Solo a Bologna ci sono quattro piazzole (e a breve se ne aggiungerà una quinta) per il conferimento dell’olio usato e minerale. Da Roma in giù, invece, non ce ne sono: al centro-sud la situazione è critica”.

“Benvenga l’educazione alla sostenibilità dei bambini in età prescolare – commenta Roberto Diolaiti, direttore settore Ambiente e Energia del Comune di Bologna, riferendosi al progetto di educazione alla sostenibilità di ‘CircOLIamo’ -. Tutte le iniziative che vanno in questa direzione sono importanti perché i bambini sono quelli che un domani gestiranno questo territorio. A Bologna abbiamo eccellenze nella tutela dell’ambiente come l’azienda Rimondi” che smaltisce rifiuti industriali. “Siamo molto contenti – conclude – che Bologna sia stata scelta come tappa della carovana itinerante di ‘CircOLIamo’”. (pbm)

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