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Clima: Wwf, anche la salute a rischio, allarme Mediterraneo

17 marzo 2017 | 15.12
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Clima: Wwf, anche la salute a rischio, allarme Mediterraneo

I cambiamenti climatici, con le ondate di calore e l’aumento delle temperature, gli eventi meteorologici estremi come alluvioni e siccità aumentano i rischi per la salute e il benessere umano. Oltre ai danni diretti, gli impatti influenzano l’alimentazione, l’approvvigionamento di acqua ma anche la diffusione di malattie, tramite vettori come le zecche e la zanzara tigre asiatica che aumentano il rischio di insorgenza di patologie quali la malattia di Lyme, l’encefalite da zecche, la dengue e la febbre del Nilo occidentale. A lanciare l'allarme è il Wwf a una settimana dal più grande evento globale sul clima, Earth Hour-Ora della Terra.

Secondo l’Oms tra il 2030 e il 2050 il cambiamento climatico potrebbe causare circa 250.000 ulteriori morti l’anno per malnutrizione, malaria, diarrea e stress da calore. A livello globale, il numero di disastri legati al clima è più che triplicato dal 1960. Questi disastri si traducono in oltre 60.000 morti, principalmente nei paesi in via di sviluppo.

Le alte temperature, avverte il Wwf, alzano anche i livelli di ozono e altri inquinanti, esacerbando le malattie respiratorie e cardiovascolari. Si estenderà anche la diffusione dell’asma, con l’aumento della diffusione di pollini e altri allergeni favorito dal caldo estremo.L’Europa meridionale e il Medio Oriente costituiscono una delle regioni del mondo che rischiano gli impatti negativi peggiori del cambiamento climatico.

Stiamo già affrontando forti aumenti degli eventi estremi, con ondate di calore e diminuzioni nelle precipitazioni e della portata dei fiumi, che hanno incrementato il rischio di siccità gravi, di calo dei rendimenti dei raccolti, di perdita della biodiversità e di incremento del rischio di incendi boschivi.

Se verrà superata la soglia di 1,5°C, gli effetti sul Mediterraneo e Medio Oriente potrebbero portare alcune zone a sperimentare temperature superiori a 50°C per molti giorni l’anno, rischiando così di diventare inabitabili: questo porterebbe indubbiamente all’aumento della mobilità interna ed esterna.

Tra le malattie che rischiano di diffondersi ulteriormente come effetto clima c’è la malaria. Trasmessa dalle zanzare Anopheles, la malaria uccide quasi 600 000 persone ogni anno, soprattutto bambini africani sotto i 5 anni.

L’areale della malaria si sta estendendo verso il Mediterraneo. La zanzara Aedes, vettore della febbre dengue è anche molto sensibile alle condizioni climatiche, alcuni studi suggeriscono che il cambiamento climatico è probabile che continui ad aumentare l'esposizione alla dengue.

“I Paesi del Mediterraneo, Italia in testa, dovrebbero essere leader nella lotta al cambiamento climatico, visto che dal progredire della situazione attuale hanno tutto da perdere. Diventa sempre più urgente, poi, l’integrazione dei rischi dovuti al cambiamento climatico nei sistemi sanitari pubblici, sistemi sanitari che devono essere sempre più efficaci ed efficienti " dichiara la presidente del Wwf Italia Donatella Bianchi

Il cambiamento climatico, conclude Bianchi, "ha volti e impatti diversi in ogni angolo del pianeta, ma la realtà è uguale per tutti: il momento per cambiare il clima che cambia è ora. E’ una sfida che centinaia di milioni di persone in tutto il mondo hanno compreso e il 25 marzo, in occasione di Earth Hour, faranno sentire la propria voce. Vogliamo che agli accordi e agli impegni seguano finalmente i fatti”.

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