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Rifiuti: ogni anno fino a 30mila tonnellate di pneumatici irregolari

26 maggio 2017 | 15.39
LETTURA: 4 minuti

Pneumatici illegali, Ecopneus: "non riusciamo a raccogliere tutto"

Rifiuti: ogni anno fino a 30mila tonnellate di pneumatici irregolari

Ogni anno sul mercato nazionale vengono immessi illegalmente circa 20/30mila tonnellate di pneumatici, equivalenti al peso di 2/3 milioni di singoli pneumatici per autovettura. Un ammanco di contributi ambientali per 12 milioni di euro ogni anno, che si accompagna a un’evasione Iva stimata in 80 milioni di euro, a cui vanno aggiunti anche i costi di eventuali interventi per ripulire il territorio dai possibili abbandoni. Questa “montagna” di Pfu, pari al peso a pieno carico di 100 treni ad alta velocità, rischia infatti di essere dispersa nell’ambiente, se non si riuscirà a riportare la rotta verso la legalità.

Per fronteggiare il problema nasce “CambioPulito”, la piattaforma per la segnalazione online di pratiche irregolari e illegali legate alla filiera dei pneumatici e dei Pneumatici fuori uso che oggi è stata presentata agli operatori del settore ricambi intervenuti ad Autopromotec, la prima fiera dell’aftermarket automobilistico, a Bologna dal 24 al 28 maggio.

La piattaforma è promossa dai consorzi di filiera per la gestione degli Pneumatici fuori uso (Pfu) (Ecopneus, EcoTyre e Greentire), che gestiscono circa l’85% del totale nazionale, Legambiente, le associazioni di categoria Confartigianato, Cna, Airp e Federpneus, che hanno dato vita all’Osservatorio sui flussi illegali di pneumatici e Pfu in Italia.

“CambioPulito” rappresenta la prima piattaforma di whistleblowing in Italia per la segnalazione riservata e anonima di situazioni di irregolarità e illegalità, dalla vendita “in nero” all’evasione del contributo ambientale per il riciclo degli Pneumatici fuori uso, lungo un’intera filiera, che raccoglie su tutto il territorio nazionale oltre 50.000 aziende. Si tratta di uno strumento per segnalare situazioni illecite di cui si viene a conoscenza in base al proprio rapporto di lavoro, raccomandato a livello nazionale e internazionale e dalla stessa Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione.

Alla piattaforma, gestita da Legambiente, hanno accesso le aziende che effettuano i servizi per conto dei consorzi Ecopneus, EcoTyre e Greentire, i soci Airp e Federpneus e gli operatori del mercato del ricambio aderenti a Confartigianato e Cna. Il sistema, inoltre, consente di seguire l’iter di ciascuna segnalazione, presa in carico da Legambiente, che come unico gestore le filtra, le classifica e ne valuta l’attendibilità, con possibilità di richiedere ulteriori informazioni e chiarimenti ed eventualmente arrivare alla segnalazione alle Forze dell’Ordine in casi di particolare evidenza e gravità.

Ogni anno in Italia vengono venduti nel mercato del ricambio circa 32 milioni di pneumatici. Un flusso cui si lega la generazione di pneumatici usati o ricostruibili, che proseguono la propria vita grazie ad aziende specializzate, ma anche circa 350mila tonnellate di Pneumatici Fuori Uso, di cui i tre consorzi aderenti al progetto gestiscono circa l’85% nell’ambito di un sistema senza fine di lucro operante su tutto il territorio nazionale, finanziato attraverso un contributo ambientale versato dagli acquirenti di pneumatici.

La piattaforma "è una novità importante, frutto di una straordinaria alleanza fra associazioni ambientaliste, di categoria, consorzi di gestione dei PFU che indicano una strada precisa da percorrere nel nostro Paese per prevenire e contrastare con efficacia i fenomeni di illegalità, che è quella di una legalità organizzata” commenta Enrico Fontana, Coordinatore dell’Osservatorio.

Pneumatici illegali, Ecopneus: "non riusciamo a raccogliere tutto"

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