Si è appena conclusa l’Operazione Siracusa di Sea Shepherd Italia che ha visto l’impegno di 32 volontari a tutela dell’area marina protetta del Plemmirio che hanno collaborato a stretto contatto con gli agenti della Guardia di Finanza, Guardia Costiera, Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia Ambientale e dell’Ente Parco. Lo scopo di Operazione Siracusa è tutelare, in particolare, i ricci marini e la cernia bruna.
In totale sono stati 31 gli interventi effettuati in oltre 45 giorni di azione diretta che hanno permesso alle forze dell’ordine di identificare, verbalizzare e denunciare all’autorità giudiziaria malintenzionati, ai quali è stata sequestrata l’attrezzatura da pesca e quella subacquea, perché trovati intenti in azioni illegali all’interno dell’area integrale dove è vietata qualsiasi azione da parte dell’uomo.
Quattro i subacquei colti in flagranza di reato intenti a pescare, illegalmente, ricci di mare. Molte le attrezzature sequestrate tra le quali reti, palangari e canne da pesca, queste ultime, di bracconieri intenti a pescare dalla scogliera di fronte alla zona a tutela integrale.
Nel corso di Operazione Siracusa è stato presente il trimarano “Brigitte Bardot” che, nei quattro fine settimana trascorsi, ha accolto a bordo oltre 900 visitatori curiosi di conoscere, oltre l’imbarcazione, le attività e l’impegno di Sea Shepherd per la tutela degli Oceani e dell’ambiente marino in generale.
Costituita nel 1977, Sea Shepherd è un'organizzazione internazionale senza scopo di lucro la cui missione è fermare la distruzione dell'habitat naturale e il massacro delle specie selvatiche negli oceani del mondo al fine di conservare e proteggere l'ecosistema e le differenti specie. Sea Shepherd pratica la tattica dell'azione diretta per investigare, documentare, agire, mostrare al mondo e impedire le attività illegali in alto mare.
Sea Shepherd opera in alto mare con la sua flotta formata da nove navi i cui nomi sono dedicati ai sostenitori che ne hanno reso possibile l’acquisizione. Sea Shepherd è impegnata su più fronti, sia in mare che a terra: dalla salvaguardia delle foche della Groenlandia, alla protezione dei delfini nella Baia di Taiji in Giappone. Da 12 anni l’organizzazione è impegnata nel salvare le balene dagli arpioni della flotta baleniera illegale giapponese. In dieci anni di campagne la “Flotta di Nettuno” ha salvato la vita di oltre 6.000 balene.