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Ambiente

"Ue finanzia allevamenti inquinanti"

24 aprile 2018 | 11.41
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(Fotogramma)
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I sussidi comunitari finanziano alcuni tra gli allevamenti più inquinanti d’Europa. A rivelarlo è un’inchiesta condotta da Greenpeace incrociando i dati dei finanziamenti diretti nell’ambito della Politica agricola comune (Pac) e il Registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti (E-Prtr). Secondo Greenpeace, oltre la metà (51%) degli allevamenti esaminati in sette diversi Paesi dell’Ue ha ricevuto infatti fondi per un totale di 104 milioni di euro, nonostante si tratti di alcuni tra i maggiori emettitori di ammoniaca nei rispettivi Paesi.

Il rilascio di ammoniaca da fertilizzanti o liquami può causare fenomeni di eutrofizzazione in fiumi, laghi e mari per l'eccessivo arricchimento di sostanze nutritive. L'ammoniaca è causa inoltre di inquinamento atmosferico da particolato fine, con conseguenti impatti sulla salute umana.

"La tutela ambientale dovrebbe essere uno degli obiettivi della Politica agricola europea, ma i fatti certificano che i comportamenti sbagliati vengono costantemente premiati. E l’inquinamento da ammoniaca è solo la punta dell’iceberg", afferma Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura di Greenpeace Italia.

"La Pac continua a finanziare gli allevamenti intensivi nonostante gli impatti disastrosi che questi hanno sull’ambiente, sul clima e sulla salute pubblica, mentre dovrebbe promuovere invece l’agricoltura che rispetta la natura e il benessere di tutti", conclude. La ricerca ha preso in esame allevamenti presenti in Italia, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Olanda e Polonia e inseriti nel Registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti (E-Prtr). Solo le aziende agricole che emettono più di 10 mila chilogrammi di ammoniaca all'anno sono obbligate a comunicare i dati all’ E-Prtr.

Delle 2.374 aziende zootecniche di questi Paesi riconducibili alle emissioni di ammoniaca incluse nell’E-Prtr, 1.209 hanno ricevuto pagamenti Pac per un totale di almeno 104 milioni di euro all'anno. In Italia, i sussidi alla Pac sono stati erogati a circa il 67% delle 739 società incluse nel registro. La Pac stanzia annualmente 59 miliardi di euro di sovvenzioni, circa il 40% del bilancio complessivo dell'Ue.

La ricerca ha inoltre evidenziato la mancanza di un adeguato sistema di monitoraggio e trasmissione dei dati relativi all’inquinamento agricolo in Europa. L’ammoniaca non è la sola sostanza inquinante derivata dagli allevamenti, ma è l’unica che le singole aziende agricole di grandi dimensioni sono tenute a dichiarare.

Nel 2015, anno per cui sono disponibili i dati più recenti, in Italia 874 allevamenti hanno sforato il valore soglia di 10 tonnellate annue di ammoniaca. In quell'anno queste aziende hanno emesso 46.000 tonnellate di ammoniaca. Ciò rappresenta il 12,8% delle emissioni totali di ammoniaca del comparto agricolo del Paese. In altre parole, l'87,2% delle emissioni di ammoniaca del comparto agricolo non viene registrato nell'E-Prtr.

Il prossimo 2 maggio la Commissione europea dovrebbe pubblicare una bozza del prossimo bilancio Ue, a partire dal 2020, che includerà le spese della Pac. All'inizio di giugno, è attesa anche la pubblicazione della sua proposta di riforma della Pac e Greenpeace chiede all’Unione europea e all’Italia di tagliare i sussidi agli allevamenti intensivi e sostenere aziende agricole che producono con metodi ecologici.

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