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Pesca: stop per il krill nell'Antartico, così l'85% delle aziende del settore

10 luglio 2018 | 12.34
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(Foto di Daniel Beltrá / Greenpeace)
(Foto di Daniel Beltrá / Greenpeace)

L'85% delle aziende che pescano il krill in acque antartiche si impegna a fermare questa attività in vaste aree attorno alla Penisola Antartica, tra cui alcune “zone cuscinetto” attorno alle colonie riproduttive dei pinguini, per tutelare la fauna di questa parte di Pianeta. Ad annunciare l'imopegno volontario delle più grandi compagnie di pesca al krill è Greenpeace che ha lanciato la sfida.

Il krill è un piccolo gamberetto, un elemento chiave delle reti alimentari nell’Oceano Antartico, essendo il cibo di pinguini, foche, balene e altri organismi marini. Le compagnie di pesca, membri della Association of Responsible Krill (ARK): Aker BioMarine, CNFC, Insung, Pescachile e Rimfrost, si sono inoltre impegnate a sostenere il processo politico e scientifico volto alla creazione di una grande rete di aree marine protette in Antartide, anche in aree fino ad oggi interessate dalle loro attività.

"Oltre un milione e 700 mila persone hanno sostenuto a livello globale la nostra campagna per proteggere l’Oceano Antartico, 80 mila anche in Italia. A loro va il nostro ringraziamento", dichiara Giorgia Monti, responsabile della campagna Mare di Greenpeace Italia. "Questo successo è un passo importante nella giusta direzione, speriamo che presto anche altre aziende rinuncino a pescare il krill in aree così delicate".

Al fianco di Greenpeace nell’azione di tutela dell’Oceano Antartico anche il Premio Oscar Javier Bardem, che è intervenuto ieri sera all’evento organizzato da Greenpeace UK a Cambridge, durante il quale è stato reso pubblico l’annuncio delle compagnie di pesca, in concomitanza con un workshop di esperti che stanno delineando le basi scientifiche per la realizzazione di una rete di aree marine protette in Antartide.

Una di queste dovrebbe coprire circa 1,8 milioni di chilometri quadrati nel Mare di Weddell. La decisione finale rispetto alle aree da proteggere verrà presa alla prossima riunione della Commissione per la Conservazione delle Risorse Marine Viventi dell’Antartide (Commission for the Conservation of Antarctic Marine Living Resources - CCAMLR) che si terrà il prossimo ottobre a Hobart, in Tasmania.

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