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Moda green, filiera Agritessuti vale già 30 mln

24 settembre 2019 | 14.46
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(Adnkronos)
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Creare una filiera del tessile Made in Italy 100% ecosostenibile, con tessuti naturali e tinture green realizzate con prodotti e scarti agricoli. Questo l’obiettivo dell’iniziativa ‘Paesaggi da indossare - Le Donne in Campo coltivano la moda’, organizzata oggi a Roma dall’associazione femminile di Cia-Agricoltori Italiani, che ha lanciato il marchio registrato di filiera Agritessuti.

Le case history aziendali, dalla gelsibachicoltura alla produzione di canapa, così come la sfilata etica di abiti da sera e prêt-à-porter realizzati in stoffe bio e colorate con ortaggi, frutta, radici, foglie e fiori, hanno fatto da testimonial al progetto portato avanti da Donne in Campo-Cia per mettere insieme agricoltura, ambiente e abbigliamento.

Secondo stime Cia, la produzione di lino, canapa, gelso da seta, oggi coinvolge circa 2.000 aziende agricole in Italia, per un fatturato di quasi 30 milioni di euro con le attività connesse.

Se la filiera degli Agritessuti venisse incoraggiata - osservano le Donne in Campo - questa cifra potrebbe triplicare già nel prossimo triennio. Per esempio, coinvolgendo nell’immediato le 3.000 imprese produttrici di piante officinali, alcune anche tintorie, come lavanda e camomilla, allargandone il campo e associando la tintura dagli scarti dell’agricoltura come le foglie dei carciofi, le scorze del melograno, le bucce della cipolla, i residui di potatura di olivi e ciliegi, i ricci del castagno.

"E’ una filiera tutta da costruire, ma di cui abbiamo il know-how, considerata la vicinanza tra le donne e la tradizione tessile, nella storia e ancora oggi - sottolinea la presidente nazionale di Donne in Campo-Cia Pina Terenzi - Per questo, ribadiamo la necessità di dare vita a tavoli di filiera dedicati al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, a sostegno della produzione di fibre naturali, a cui andrà affiancata la creazione di impianti di trasformazione, diffusi sul territorio e in particolare nelle aree interne, per mettere a disposizione dell’industria e dell’artigianato un prodotto di qualità, certificato, tracciato e sostenibile".      

"Con Agritessuti si intende una filiera di produzione sana di cotone, canapa, lino e seta fino ad arrivare alla messa in opera a livello artigianale - spiega l’ethical designer Eleonora Riccio che ha presentato la sua capsule collection - per quanto mi riguarda oltre ad avvalermi degli Agritessuti e quindi della collaborazione con Donne in Campo e Cia utilizzo delle tinture naturali con l’estrazione del pigmento e attraverso frutta, ortaggi, radici, fiori, bacche e foglie, dall’avocado alla cipolla fino al cavolo rosso, tingo questi tessuti con cui realizzo abbigliamento".

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