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Energia, è on line nuovo numero newsletter Gme

14 maggio 2020 | 12.45
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Energia, è on line nuovo numero newsletter Gme

È online, scaricabile dal sito www.mercatoelettrico.org, il nuovo numero della newsletter del Gestore dei Mercati Energetici (Gme). La newsletter si apre con un intervento di Matteo Leonardi e Claudia Checchi del Ref-E sulle regole in dirittura di arrivo per accedere ai finanziamenti 'verdi'. "La politica europea per la decarbonizzazione sta procedendo rispettando le tappe e le tempistiche previste. Tuttavia l’attuale lockdown e la crisi economica conseguente impongono un intervento pubblico per l’erogazione di risorse economiche a sostegno del reddito, delle imprese e per la ripresa degli investimenti, per programmare un’uscita dalla crisi e la difesa dell’occupazione – evidenziano i ricercatori del Ref-E -. Tale intervento senza precedenti si sovrappone al contestuale obiettivo di decarbonizzazione dei sistemi energetici e produttivi europei che mira ad una completa decarbonizzazione al 2050".

Per questo, proseguono Leonardi e Checchi "quante più risorse per la ricostruzione post-covid 19 verranno investite in attività allineate allo scenario di decarbonizzazione tanto più la ricostruzione poggerà su investimenti in grado di restituire valore nel lungo periodo, al contrario, tanto più le risorse verranno impiegate in attività non compatibili con gli scenari di decarbonizzazione tanto più verrà accentuato il fenomeno di lock-in, ovvero di concentrazione di capitale in settori non in grado di ripagare un investimento prima di entrare in contraddizione con gli scenari di salvaguardia climatica".

In linea con il principio dell’Accordo, nel marzo 2018 la Commissione Europea ha presentato un piano d’azione per la finanza sostenibile incentrato su tre pilastri. "Indirizzare i flussi finanziari sugli investimenti sostenibili per una crescita inclusiva e sostenibile. Gestire i rischi finanziari legati ai cambiamenti climatici, ai danni ambientali e alle questioni sociali. Rafforzare la trasparenza e la prospettiva a lungo termine delle attività economiche e finanziarie", spiegano i due analisti del Ref-E aggiungendo che negli ultimi due anni un pacchetto di provvedimenti ha preso vita dal piano d’azione di marzo 2018.

I passaggi più importanti riguardano la tassonomia e il regolamento. Nel primo caso "nel maggio 2018 la Commissione ha avanzato una proposta di regolazione per facilitare gli investimenti sostenibili attraverso l’introduzione di una tassonomia che definisca, rispetto a diverse dimensioni, le modalità per essere definiti sostenibili – sottolineano Leonardi e Checchi -. La presenza di una tassonomia è una componente essenziale per la regolazione della finanza perché definisce nella pratica i settori e le attività economiche che possono essere considerate sostenibili rispetto a diverse macro dimensioni ambientali: il climate change (mitigazione ed adattamento), l’uso sostenibile e protezione di acqua e risorse marine, la transizione ad un economia circolare, il controllo e la riduzione degli inquinanti, la protezione e il ripristino di biodiversità ed ecosistemi".

"Un secondo provvedimento del piano d’azione è la proposta di un regolamento sull’informativa in materia di investimenti sostenibili e rischi per la sostenibilità. La cosiddetta disclosure. Il regolamento introdurrà obblighi di informativa su come gli investitori istituzionali e i gestori patrimoniali integrano i fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) nei loro processi di gestione del rischio. Il regolamento entra in vigore dal marzo 2021 – osservano gli analisti del Ref-E -. Con il lancio del Green Deal nel dicembre 2019 l’Europa ha annunciato l’intenzione di indirizzare 1000 miliardi di Euro nei settori strategici alla decarbonizzazione. Nell’ambito della finanza pubblica sempre sul finire del 2019 la Banca europea per gli investimenti ha pubblicato una policy interna a supporto della decarbonizzazione anticipando, tra le altre cose, l’intenzione di non finanziare infrastrutture riferibili alle fonti fossili, inclusi gli impianti di generazione con un coefficiente di emissione superiore ai 250gCO2/kWh. Il piano di azione descritto, e la tassonomia in particolare, fornirà lo schema di riferimento per l’accesso alle risorse disponibili", concludono Leonardi e Checchi.

All’interno del nuovo numero sono pubblicati, inoltre, i consueti commenti tecnici, relativi i mercati e le borse elettriche ed ambientali nazionali ed europee, la sezione dedicata all’analisi degli andamenti del mercato del gas italiano e la sezione di analisi sugli andamenti in Europa, che approfondisce le tendenze sui principali mercati europei delle commodities. La nuova pubblicazione Gme riporta, inoltre, come ormai è consuetudine, i dati di sintesi del mercato elettrico per il mese di aprile 2020.

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