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Ambiente, studio: sempre più microplastiche nei laghi

03 luglio 2020 | 11.35
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Ambiente, studio: sempre più microplastiche nei laghi

Le microplastiche minacciano sempre di più anche i laghi italiani: in tre anni, infatti, nelle acque del lago di Garda, Trasimeno e Bracciano è aumentata la concentrazione media di microparticelle di plastica per km2; polistirolo e polietilene i frammenti più diffusi.

In particolare, nel lago di Garda si è passati dalle 9.900 particelle del 2017 alle 131.619 del 2019 per km2. Nelle acque del Trasimeno da quasi 8000 nel 2017 a 25.000 particelle nel 2019. Sul lago di Bracciano da 117.288 particelle registrate nel 2017 a 392.401 nel 2019. La forma predominante presente in tutti i laghi nei tre anni è quella dei frammenti, derivanti per lo più dalla disgregazione dei rifiuti.

I dati raccolti in questi anni da Goletta dei Laghi insieme ad Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), evidenziano la portata di un fenomeno che colpisce anche le acque interne e su cui il progetto quadriennale Life Blue Lakes concentrerà la sua attenzione con azioni mirate sui laghi di Garda, Bracciano e Trasimeno in Italia, e sui laghi di Costanza e Chiemsee in Germania.

Finanziato dal Programma Life e co-finanzato da PlasticsEurope, il progetto ha come capofila e coordinatore Legambiente, mentre Arpa Umbria, Autorità di Bacino dell’Italia Centrale, Enea, Global Nature Fund, Lake Constance Foundation e l’Università Politecnica delle Marche completano il partenariato. Obiettivo di Blue Lakes è quello di ridurre e prevenire la presenza di questi inquinanti invisibili attraverso una serie di azioni che coinvolgeranno istituzioni, enti e autorità locali, aziende e cittadini.

"Nel corso delle ultime edizioni della Goletta dei Laghi - dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente - la nostra associazione ha avviato insieme ad Enea dei monitoraggi specifici sulle microplastiche delle acque interne, poco studiate finora per questo aspetto, monitorando un gran numero di laghi, che oggi ci forniscono la base di dati da cui partire per costruire consapevolezza sulla portata del fenomeno. I primi dati che abbiamo diffuso sono quelli relativi al lago di Garda, Trasimeno e Bracciano, sui cui lavorerà in questi anni il progetto Blue Lakes con azioni territoriali mirate".

Life Blue Lakes concentrerà le sue azioni su tre laghi italiani e due tedeschi per progettare e sperimentare protocolli standard su aree pilota e azioni di promozione e diffusione di buone pratiche da estendere, successivamente, anche ad altre comunità lacustri italiane ed europee.

Tra queste, ad esempio, ci sarà la stesura della Carta del Lago che suggerirà tra l’altro: limiti di scarico, programmi di monitoraggio, miglioramento dei processi di trattamento delle acque reflue, indicazioni per la riduzione dell’impatto derivante dalle aziende e dalle famiglie e suggerimenti su iniziative di sensibilizzazione per i residenti.

"I dati sulla presenza e la diffusione delle microplastiche negli ecosistemi delle acque interne raccolti in questi anni consentono di migliorare e approfondire la conoscenza di un fenomeno sempre più diffuso, ma per il quale non esiste ancora una standardizzazione a livello internazionale dei metodi di monitoraggio - spiega Maria Sighicelli ricercatrice del Dipartimento sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali Enea - Inoltre non esistono programmi di monitoraggio delle microplastiche nei laghi. L’esperienza maturata ad oggi evidenzia la necessità di avviare campagne stagionali di raccolta secondo un protocollo condiviso di campionamento e metodi di analisi".

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