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Progetto Netwap, Comune di Campomarino acquista compostiera di comunità

25 settembre 2020 | 13.20
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(Fotolia) - photka - Fotolia
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Entra nel vivo il progetto Newtap (Network of small 'in situ' Waste Prevention and Management Initiative) con l’acquisto della compostiera di comunità per il Comune di Campomarino, provincia di Campobasso, in Molise.

Il progetto, finanziato dal bando Interreg Italia-Croazia con un budget di un milione 480mila euro e della durata di 24 mesi, vede la partecipazione del Comune di Zara, capofila del progetto, Cistoca, Istituto Ruder, Unioncamere del Veneto, Fondazione Fenice, Gal verso il 2000, Enea.

Il settore di intervento di Netwap è quello della gestione dei rifiuti. L’obiettivo del progetto è promuovere l’uso di tecnologie innovative per migliorare la protezione dell’ambiente e l’efficienza del settore dei rifiuti nei territori dell’area di cooperazione Italia-Croazia, attraverso l’accrescimento dell’educazione ambientale, della consapevolezza, del know-how e dell’autonomia decisionale delle comunità locali.

Il progetto prevede lo sviluppo, la verifica e la convalida di una strategia a livello comunale e di un modello di gestione rifiuti in sintonia con la gerarchia dei rifiuti dell’Ue e con i principi dell’economia circolare. In Italia, il comune individuato dal progetto è quello di Campomarino che ha accolto la proposta e ha permesso di avviare la procedura per l’acquisto della compostiera di comunità che sarà installata nel giardino della Scuola comunale Iacovitti, attualmente chiusa, ubicata a Nuova Cliternia.

La compostiera di comunità permetterà di lavorare e smaltire i rifiuti organici senza incidere sull’ambiente, infatti, il materiale in uscita dalla compostiera è un semilavorato, ovvero, ammendante fresco igienizzato e sufficientemente stabilizzato, privo di patogeni e di infestanti, realizzato dall’azione dei batteri aerobici e grazie all’effetto delle temperature raggiunte.

Il materiale, dopo una successiva fase di maturazione all’esterno della macchina, caratterizzata da temperature più basse prossime ai 40°C e, grazie ai rimescolamenti periodici, si trasforma in compost, prodotto sfuso stabile e maturo non maleodorante, di colore bruno, con umidità tra 35-50%.

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