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Corse dei levrieri, un affare da mln di euro e migliaia di decessi l'anno

04 settembre 2014 | 12.38
LETTURA: 4 minuti

Ogni anno sono 70.000 i galgo, greyhound e lurcher uccisi in Irlanda, Regno Unito e Spagna

(Pet Levrieri Onlus)
(Pet Levrieri Onlus)

In Italia le corse dei levrieri e dei cani in generale sono oggi illegali, dopo che l'ultimo cinodromo legato alle scommesse, quello di Roma, ha chiuso i battenti nel 2002. Ma non è così altrove: in Europa, l'industria delle corse è strutturata in due potenti organizzazioni, l'Igb in Irlanda e il Gbgb in Gran Bretagna, e ha interessi economici per miliardi di euro.

Nella sola Irlanda nel 2011, il racing ha generato 500 milioni di euro per il Tesoro e dà lavoro a circa 11.000 persone. Ma accanto ai guadagni ci sono le vittime: 20mila i greyhound soppressi in un anno solo Irlanda e Gran Bretagna e solo nel giro delle corse. La denuncia arriva dalla Pet Levrieri Onlus. Secondo l'associazione, ogni anno sono 70.000 i levrieri (galgo, greyhound e lurcher) uccisi in Irlanda, Regno Unito e Spagna, dopo essere stati utilizzati nelle corse o nella caccia a vista.

Sul banco degli imputati il "greyhound racing" e il sistema finalizzato a produrre profitto attraverso le scommesse sulle corse dei cani. Un'industria che "indirettamente riceve anche i fondi dell'Unione europea perché in Irlanda ricade nel dipartimento dell'Agricoltura e i levrieri vengono classificati come 'beni agricoli'", spiega all'Adnkronos Stefania Traini, presidente di Pet Levrieri.

Sul tema si guarda al modello Usa, dove il numero di Stati in cui le corse sono legali è diminuito in maniera costante: solo in soli 7 Stati le corse e le scommesse sono ancora legali, cioè in Arizona, Texas, Alabama, Florida, Iowa, Arkansas, West Virginia. Ma anche in Europa ci sono segnali di cedimento: a Londra è stato dato il via libera, tra le proteste dell'industria del racing, allo smantellamento di un circuito storico, quello di Walthamstow.

Nel greyhound racing, i levrieri diventano merci prima ancora di nascere con cucciolate pianificate per generare un surplus di cuccioli rispetto a quelli che possono essere assorbiti dall'industria, perché ognuno cerca il campione e per farlo si mettono al mondo più cuccioli di quanti arriveranno a correre.

E dal momento che le corse sono competizioni, i greyhound non devono sviluppare la tendenza alla collaborazione tipica dei cani da caccia. Per questo si cerca di limitare la socializzazione e i comportamenti di gioco al minimo indispensabile. I cani passano generalmente gran parte del proprio tempo in gabbia e spesso con la museruola.

Durante la competizione i cani arrivano a correre a 60 km/h e la prima curva è spesso letale. Nella maggioranza dei casi, se infortunato il cane viene soppresso, perché il danno potrebbe influire sulla capacità futura di gareggiare.

Alla morte, c'è l'alternativa dell'adozione ma i programmi di adozione gestiti dall'industria in Irlanda e Gran Bretagna dichiarano ogni anno rispettivamente 600 e 4000 adozioni circa a fronte di un numero di soppressioni che oscilla tra le 15.000 e le 20.000.

Altri vengono usati per la sperimentazione. Altri ancora vengono semplicemente abbandonati. Pet Levrieri Onlus si occupa di denunciare la situazione dei levrieri in Europa, di darli in adozione e di valorizzarne le qualità come compagni dell'uomo: sono cani sensibili, mansueti, intelligenti, impiegati anche nella pet-therapy e in progetti con bambini autistici e dislessici, fa sapere la onlus.

"Settembre sarà un mese importante per le adozioni dei levrieri che arrivano in Italia dai rifugi di Spagna o Irlanda, con una prima consegna il 13 settembre a Parma e una seconda il 20 settembre a Monza", aggiunge Stefania Traini.

Contributi e sostegno alla difesa dei levrieri e alla protesta contro le corse che li vedono involontari protagonisti arrivano da più parti. Anche la Lush, azienda che produce e commercializza cosmetici freschi e fatti a mano, sostiene il progetto ''Non facciamo le corse'' promosso da Pet Levrieri Onlus.

Acquistando la crema Charity Pot (Sua Bontà) di Lush, si potrà infatti sostenere un'iniziativa che intende dare una nuova vita, serena e protetta, ai greyhound e ai galgo che sono stati sfruttati e maltrattati nelle corse e nella caccia a vista in alcuni paesi del mondo, anche europei.

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