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Crisi: Rapporto green economy, imprese 'verdi' motore della ripresa nazionale

23 febbraio 2015 | 16.23
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Presentato il Rapporto realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo sostenibile e dall'Enea: il 98% degli imprenditori italiani afferma che l'economia deve puntare sul risparmio e l'uso sempre più efficiente dell'energia e delle risorse

Sono sempre più le imprese che puntano in direzione del 'green'. In Europa il 26% delle Pmi già offre prodotti e servizi 'verdi' e il 93% ha messo in campo almeno un'azione per essere più efficiente. Il Rapporto sulla green economy 2014, realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo sostenibile e dall'Enea, quest'anno prende in esame 'Le imprese della green economy', indicate come la "via maestra per uscire dalla crisi".

In Italia l'eco-innovazione, vero e proprio motore per lo sviluppo delle imprese green, mostra una tendenza positiva, nel 2012, secondo la classifica europea, l'Italia era al quindicesimo posto tra i '28' per eco-innovazione, nel 2013 è salita al dodicesimo e il 98% degli imprenditori italiani afferma che l'economia deve puntare sul risparmio e l'uso sempre più efficiente dell'energia e delle risorse.

"Le imprese della green economy - ha dichiarato Edo Ronchi, Presidente della Fondazione - chiedono di pesare di più nelle scelte economiche del Paese, perché la loro crescita può contribuire in modo decisivo a far uscire l'Italia dalla crisi". "Il passaggio a un nuovo modello economico più sostenibile implica non soltanto lo sviluppo di nuove filiere green e il rafforzamento di quelle esistenti, ma anche la riqualificazione in chiave green dei processi e dei prodotti dei settori industriali tradizionali", ha sottolineato Roberto Morabito, responsabile dell'unità tecnica Tecnologie Ambientali dell'Enea.

Il Rapporto 2014 è suddiviso in quattro capitoli. Il primo dedicato al rapporto delle imprese con l'ambiente che descrive la crescita di quelle che producono beni e servizi ambientali e lo sviluppo di modelli di business che scommettono sul green. Il secondo sull'eco-innovazione e sulla propensione del sistema produttivo italiano nei confronti di questo tema che vede primeggiare in Europa i paesi nordici, Svezia e Finlandia, e la Germania.

Il terzo pubblica i risultati di un'indagine sugli orientamenti degli imprenditori della green economy condotta tra aprile e maggio 2014 dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile in collaborazione con il Consiglio Nazionale della Green Economy, articolata in 56 temi relativi a otto argomenti strategici, cui hanno risposto 437 imprenditori che gestiscono imprese per un totale di 64.573 dipendenti e con un fatturato complessivo di 15 miliardi e 956 milioni.

L'ultimo capitolo, infine, fornisce i criteri per individuare le imprese green e indica le dieci misure per lo sviluppo della green economy: una riforma fiscale in chiave ecologica; un programma per migliorare l'utilizzo delle risorse e per sviluppare strumenti finanziari innovativi; investimenti in infrastrutture verdi, difesa del suolo e delle acque; un programma nazionale per l'efficienza e il risparmio energetico; lo sviluppo delle attività di riciclo dei rifiuti; il rilancio degli investimenti per le rinnovabili; programmi di rigenerazione urbana; investimenti in mobilità sostenibile; valorizzazione dell'agricoltura di qualità; un piano per l'occupazione giovanile green.

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