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Benessere: oli essenziali, attenzione in gravidanza e in caso di allergie /Focus

28 agosto 2015 | 15.34
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(Infophoto)
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Maneggiare con cautela. Gli oli essenziali, per quanto preziosi e pregiati, non vanno considerati innocui in virtù della loro origine naturale. "A parte lavanda officinalis, limone, tea tree che non danno problemi, altri oli possono essere pericolosi se ingeriti, alcuni sono dermocaustici e fotosensibilizzanti per questo vanno usati correttamente e si consigliano corsi di formazione", spiega all'Adnkronos Alessandro Biancardi, fondatore insieme a Maria Elena Setti di Alchimia Natura ed esperto di Scienze e Tecniche Erboristiche e Aromaterapia.

Alcuni, poi, vanno proprio evitati in determinate circostanze. La naturopata Maria Victoria Tuan spiega che "ci sono degli oli da non usare in gravidanza, allattamento e su bambini piccoli per evitare reazioni di tipo allergico". "I più conosciuti sono: anice, basilico, canfora, cannella, cedro, origano, patchouli, noce moscata, chiodi di garofano, coriandolo, cumino, ginepro, maggiorana, menta, mirra, rosmarino, salvia, timo, verbena, zenzero", dice all'Adnkronos.

Come ulteriore precauzione, in particolare nel caso di soggetti allergici, "bisogna fare prima una prova, mettendo una goccia di olio o della miscela prescelta nell'incavo dell'avambraccio e aspettare 24 ore. Se non compaiono reazioni allergiche sulla pelle, si può procedere con l'utilizzo".

Più in generale, gli oli essenziali vanno maneggiati con cura, usati nelle giuste diluizioni e tenuti lontani dalla portata dei bambini. Insomma: meglio rivolgersi ad esperti ed evitare il fai da te senza un'adeguata preparazione.

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