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Clima: giù le emissioni in Italia, -16% dal 1990 al 2013/Focus

29 novembre 2015 | 12.01
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(Infophoto)
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Italia virtuosa sul fronte delle emissioni di gas serra: dal 1990 al 2013 sono diminuite del 16%. Un trend positivo che prosegue anche nel 2014: i dati preliminari relativi allo scorso anno, già comunicati ufficialmente all'Ue in qualità di unico responsabile dell'inventario emissioni in Italia, mostrano ancora un'ulteriore flessione rispetto al 2013, con un livello emissivo totale pari a 417 milioni di tonnellate di CO2 equivalente. Sono i dati raccolti dall'Ispra nell'inventario nazionale delle emissioni in atmosfera dei gas serra per l'anno 2013, anno in cui le emissioni totali di gas serra, espresse in CO2 equivalente, sono diminuite del 6,7% rispetto all'anno precedente.

Ispra ricorda che si è appena concluso il cosiddetto 'true-up period' del Protocollo di Kyoto per il raggiungimento degli obblighi dei Paesi interessati. L'Unione Europea e tutti i suoi Stati membri, Italia inclusa, hanno raggiunto l'obiettivo stabilito per il periodo 2008-2012. In attesa di un nuovo trattato che si auspica venga globalmente siglato a Parigi durante la Cop21 e che, se raggiunto, entrerà in vigore a partire dal 2020, i Paesi che hanno aderito al secondo periodo di Kyoto hanno obblighi di riduzione per gli anni 2013-2020. In particolare, per l'Unione Europea e l'Italia tali obblighi sono pari ad una riduzione del 20% rispetto al 1990.

Nel dettaglio, i settori della produzione di energia e dei trasporti sono quelli più importanti, contribuendo alla metà delle emissioni nazionali di gas climalteranti. Rispetto al 1990, le emissioni di gas serra del settore trasporti presentano un leggero aumento (0,2%), a causa dell'incremento della mobilità di merci e passeggeri; per il trasporto su strada, ad esempio, le percorrenze complessive (veicoli x km) per le merci sono aumentate del 32% e per il trasporto passeggeri del 15%. Per il secondo anno consecutivo, però, si riscontra una riduzione delle percorrenze di merci e anche i consumi energetici del settore, dopo aver raggiunto un picco nel 2007, sono in riduzione.

Sempre rispetto al 1990, nel 2013 le emissioni delle industrie energetiche sono diminuite del 21,9%, a fronte di un aumento della produzione di energia termoelettrica e dei consumi di energia elettrica. Nel periodo 1990-2013, le emissioni energetiche dal settore residenziale e servizi sono aumentate del 9,4%.

Le emissioni del settore dell'industria manifatturiera sono diminuite del 42% rispetto al 1990 prevalentemente in considerazione dell'incremento nell'utilizzo del gas naturale in sostituzione dell'olio combustibile per produrre energia e calore e per gli ultimi anni a seguito del calo della produzione industriale.

Per quel che riguarda il settore dei processi industriali, nel 2013 le emissioni sono diminuite del 24,1% rispetto al 1990. Le emissioni dal settore dell'agricoltura sono diminuite del 14,9% nello stesso periodo. Nella gestione e nel trattamento dei rifiuti, le emissioni sono diminuite del 20,5% e sono destinate a scendere nei prossimi anni, per la riduzione delle emissioni dallo smaltimento dei rifiuti solidi urbani in discarica, avvenuta attraverso il miglioramento dell'efficienza di captazione del biogas e la riduzione di materia organica biodegradabile in discarica grazie alla raccolta differenziata.

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