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Alimenti: il patto dell'agroalimentare, nasce la 'Carta di Cremona'

27 ottobre 2016 | 13.42
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Alimenti: il patto dell'agroalimentare, nasce la 'Carta di Cremona'

Un documento in sette punti che fissa i capisaldi futuri dell'intero settore agroalimentare italiano: sicurezza alimentare per i cittadini, tutela del benessere degli animali e dell’ambiente e, allo stesso tempo, difesa e valorizzazione del Made in Italy e del nostro modello produttivo, agricolo, zootecnico e agroindustriale. E', in sintesi, la Carta di Cremona, presentata questa mattina nell'ambito della 71esima edizione delle Fiere Zootecniche Internazionali (fino al 29 ottobre nei padiglioni del quartiere fieristico di Cremona).

La Carta di Cremona - spiega una nota - ha già ottenuto l'avallo delle principali categorie grazie al sostegno espresso da Federconsumatori, Assosuini e da due espressioni confindustriali della filiera come Assica e Assalzoo.

I capisaldi: sicurezza alimentare, tutela animali, ambiente e made in Italy

Il documento è stato prodotto e presentato a Cremona, capitale del più grande sistema agro-zootecnico europeo, che produce oltre 13 miliardi di euro nel settore agroindustriale (ovvero il 16% del totale nazionale) e che rappresenta la produzione del 44% del latte italiano e più dell'80% delle carni suine italiane.

"Con la Carta di Cremona - commenta il presidente di CremonaFiere Antonio Piva - si apre ufficialmente una nuova fase per l'agroalimentare del nostro Paese. Quei valori che si stanno sempre più sviluppando sia nell'opinione pubblica che negli addetti ai lavori oggi sono finalmente 'nero su bianco': la Carta di Cremona unisce l'intera filiera nel comune impegno a rispettare stili di comportamento e di lavoro. Ovviamente questa dichiarazione di principi racchiude in sé importanti opportunità per il Made in Italy in tutte le sue espressioni. Perché grazie alla Carta di Cremona ora l'etica si traduce in azione condivisa".

"Gli agricoltori e gli allevatori aderenti a questa Carta - si legge fra l’altro nel documento - sono impegnati a dare piena applicazione alle normative vigenti, europee e italiane, nell'ambito del benessere animale, della limitazione dell'intervento farmacologico, dell’impiego di mangimi certificati, di un uso corretto dei coprodotti ed infine della corretta gestione dei reflui".

La Carta di Cremona evidenzia anche come "è essenziale che venga diffuso e applicato in modo efficace l'obbligo di riconoscibilità dei componenti delle materie prime dei prodotti alimentari italiani, riconoscendo soprattutto il ruolo fondamentale del cittadino consumatore, che ha diritto ad avere una chiara, semplice, ma esauriente conoscenza di tutte le caratteristiche del prodotto che acquista".

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