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Animali negli allevamenti, ecco gli impegni dei partiti

21 febbraio 2018 | 11.05
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Animali negli allevamenti, ecco gli impegni dei partiti

"Favorire la transizione dell’Italia da paese in cui si pratica prevalentemente l’allevamento intensivo ad un paese che guarda avanti, verso un’agricoltura più sostenibile verso tutti: animali, persone e ambiente". E' questo l'obiettivo del Ciwf Italia Onlus che, in vista delle elezioni politiche, ha chiesto ai partiti di esprimersi rispetto a 6 questioni che riguardano il benessere degli animali negli allevamenti.

In particolare, si parla di: etichettatura volontaria secondo il metodo di allevamento per conigli, suini e bovini; divieto dei trasporti di durata superiore a 8 ore; installazione delle telecamere nei macelli; divieto dell’uso preventivo degli antibiotici; incentivi alla transizione verso un allevamento più sostenibile e iniziative per invitare alla riduzione del consumo di carne e prodotti derivati.

Liberi e Uguali si è impegnato su tutti i punti. La deputata Beatrice Brignone ha inoltre risposto personalmente all’intervista, dichiarando, relativamente al fenomeno dell’antibiotico resistenza, “sono stati diversi gli atti da me presentati nella corrente legislatura in materia di controllo dei farmaci veterinari e l’antibiotico resistenza. È mia intenzione continuare a dare battaglia su questo tema per un buono stato di salute degli animali e un uso razionale e responsabile degli antibiotici somministrati negli allevamenti anche attraverso il divieto dell’uso preventivo per legge".

Il Movimento 5 Stelle, per il quale ha risposto la deputata Chiara Gagnarli, si è impegnato per 5 punti su 6. Relativamente all’installazione delle telecamere nei macelli, su cui il Movimento ha preferito non dichiarare il proprio impegno, Gagnarli ha comunque sottolineato nell’intervista che "i controlli sul processo di macellazione sono fondamentali, così come quelli sulle condizioni in cui gli animali vivono all’interno delle aziende zootecniche".

Secondo Gagnarli "potrebbe essere utile una norma che preveda anche attraverso le telecamere tali controlli ma va necessariamente trovato il giusto equilibrio per tutelare la privacy dei lavoratori. Diversi sono gli strumenti da mettere in campo per affrontare il problema: vanno innanzitutto aumentati i controlli e inasprite le pene. Per le sue diverse connotazioni, l'argomento va ulteriormente approfondito e discusso nella prossima Legislatura approfondendo quanto avviato in questi ultimi anni".

Il Partito Democratico, per il quale ha risposto la candidata e responsabile per gli Animali, Patrizia Prestipino, si è impegnato per 5 punti su 6. Sul divieto di trasporti di animali vivi di durata superiore a 8 ore, argomento sul quale il partito ha preferito non impegnarsi, Prestipino ha comunque dichiarato che si “impegnerà a studiare le soluzioni migliori durante la prossima legislatura".

Nessuna risposta invece alle richieste di incontro e di risposta di Ciwf Italia Onlus da parte di Movimento Animalista, Lega e Forza Italia."Ci preoccupa e, sinceramente, amareggia che la coalizione di centrodestra non ci abbia dato alcun riscontro. I nostri sono temi etici, di salute pubblica e ambientali, su cui si dovrebbe avere consenso unanime ben al di là della parte politica. Ci conforta però di avere avuto le adesioni di LeU, M5S e PD. Dopo le elezioni lavoreremo perché gli impegni presi da questi soggetti politici diventino realtà” commenta Annamaria Pisapia, direttrice di Ciwf Italia Onlus.

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