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Vestiti di plastica, la moda ricicla

11 aprile 2018 | 13.30
LETTURA: 3 minuti

Vestiti di plastica, la moda ricicla

Ogni anno tra 5 e 13 milioni di tonnellate di bottiglie di plastica non smaltite in maniera corretta finiscono in mare. Per risolvere il problema si moltiplicano progetti e iniziative, che riguardano anche la moda. Grazie all’utilizzo di tecnologie innovative, infatti, la plastica delle bottiglie usate può essere riutilizzata per realizzare tessuti leggeri, traspiranti e resistenti con cui confezionare t-shirt, giacche e felpe.

Due esempi: Rifò e Quagga che hanno lanciato le loro idee sulla piattaforma di crowdfunding Ulule con l’obiettivo di realizzare capi d’abbigliamento etici ed ecologici. Partiamo dalla prima. Cotone rigenerato e bottigliette di plastica sottratte all’ambiente è la ricetta di Rifò che per realizzare t-shirt ha pensato di riutilizzare la fibra rigenerata di cotone, ottenuta dagli scarti di produzione, rafforzata con un’altra fibra, cioè il poliestere rigenerato dalle bottigliette di plastica.

Per produrre una t-shirt si utilizzano in media 2.700 litri di acqua, mentre il processo pensato da Rifò ne richiede solo 30 litri, riduce il consumo di pesticidi e di prodotti chimici e permette di ottenere un filato 100% rigenerato per produrre nuove magliette. Tutti i prodotti vengono realizzati nel distretto tessile di Prato, dopo aver comprato il filato in Spagna.

Inoltre, tramite l’iniziativa #2lovePrato, Rifò donerà 2 euro per ogni maglietta acquistata a una fondazione operante sul territorio pratese (Fondazione Ami, Fondazione Opera S. Rita o Legambiente Prato). Con 90 magliette realizzate da Rifò verranno risparmiati 240.300 litri di acqua e verranno riutilizzate circa 500 bottigliette di plastica.

Una filiera completamente italiana, riciclando materie plastiche presenti sul territorio: con il sostegno del web, Quagga intende confezionare la nuova collezione autunno/inverno 2108-2019 che comprende la linea Ecosoft realizzata in tessuto 100% da fibra di poliestere riciclata. Si tratta di nuovo tessuto creato grazie al supporto di Tessiture Taborelli che utilizza il filato Newlife, un originale brevetto Sinterama, creato da bottiglie di Pet riciclate provenienti dal nord Italia. Quagga ha ottenuto la certificazione Animal Free (rating VVV+) che attesta che le giacche sono prive di componenti di origine animali.

“Si tratta di idee coraggiose che hanno bisogno del contributo di tutti per essere realizzate - spiega Fabio Simonelli, General Manager di Ulule - Senza dimenticare l’aspetto economico e sociale: in entrambi i casi infatti lo scopo è quello di creare nuove opportunità di lavoro coinvolgendo industrie, stabilimenti e piccole imprese locali, limitando il consumo di carburante e assicurando la qualità e l’eticità del processo produttivo stesso”.

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