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Sostenibilità: boom per i trattamenti beauty bio (+47%)

09 aprile 2019 | 13.38
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Sostenibilità: boom per i trattamenti beauty bio (+47%)

Colorazioni con pigmenti naturali, con ingredienti biologici e trattamenti cutanei a base di prodotti totalmente green. È un vero e proprio boom dei trattamenti che utilizzano esclusivamente prodotti naturali e biologici con un +47% di prenotazioni rispetto allo scorso anno. E' quanto rileva Uala, sito e applicazione del mondo beauty, che svela i risultati di un’indagine dedicata alla consapevolezza green del mondo beauty. I trattamenti bio, dunque, riscuotono successo ma sceglierli non è sempre facile, almeno per le tasche. Per l’estetica con prodotti 100% green, infatti, gli utenti devono mettere in conto in media una spesa del 12% più alta rispetto a chi sceglie trattamenti non di origine organica.

L’attenzione al rispetto del pianeta, spiega Alessandro Bruzzi, ceo e co-fondatore di Uala, "sta investendo moltissimi settori e tra questi anche il beauty. Ecco perché siamo disposti a spendere di più per prenotare un trattamento che riesca a renderci belli senza sensi di colpa verso l’ambiente. Ma c’è una buona notizia: green non è sempre sinonimo di prezzi alti. Se spesso per i capelli bisogna mettere in conto cifre maggiori rispetto alla media, per il corpo - ad esclusione dalle categorie più costose dei trattamenti con prodotti di sintesi come acidi glicolici e mandelici e che sfruttano componenti naturali - la spesa può arrivare ad essere anche del 14% inferiore.”

Uala ha inoltre chiesto ai saloni presenti sul portale quale fosse il loro impegno nel rispettare l’ambiente. Si scopre così che la plastica resta ancora uno dei principali ostacoli per un’attività sostenibile. Solo poco più della metà (52%) dei saloni intervistati ha sostituito le mantelline usa e getta con quelle lavabili e appena il 37% dei saloni predilige prodotti con confezioni in vetro e alluminio, più smaltibili rispetto alla plastica.

Buone notizie invece per la raccolta differenziata che, anche nel mondo della bellezza, sembra prassi consolidata: l’81% dei gestori di saloni beauty conferma infatti di differenziare gli scarti. Alta anche l’attenzione verso l’energia con il 56% dei rispondenti che dichiara di aver fatto installare inverter e/o pompa di calore. Quasi 1 salone su 4 (24%) ha inoltre a cuore il risparmio dell’acqua con l’installazione di rubinetti termostatici, mentre 1 professionista su 3 (34%) ha ridotto l’impatto della propria attività utilizzando, quando possibile, arredamento creato con materiali di riciclo. Appena il 7% dei saloni ammette di non aver ancora adottato pratiche amiche dell’ambiente.

Dall’indagine emerge inoltre un altro dato che conferma la tendenza green del mondo beauty: quasi un salone su 5 (19%) dichiara di dotarsi esclusivamente di prodotti bio, mentre sommando i saloni che ne hanno prevalentemente e qualcuno, la percentuale sale all’81%. Alto anche il numero di saloni che presta attenzione alla provenienza dei cosmetici che utilizza e in particolare al fatto che questi non vengano testati su animali, 78%. L’attenzione agli animali, però, non si traduce sempre nell’acquisto di prodotti veg, dal momento che oltre un salone su 3 (36%) dichiara di non poter ancora vantare neanche un prodotto vegano tra quelli esposti in salone.

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