Per una città smart servono cittadini consapevoli

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Per costruire le città del futuro, prima ancora delle case bisogna partire dai cittadini. E’ la filosofia alla base del progetto Rhome for denCity, il progetto dell’Università RomaTre in gara al Solar Decathlon Europe 2014. Persone protagoniste, quindi, e a loro è dedicato un articolato sistema di informazioni e attività che rendano l’abitante del quartiere consapevole e responsabile di tutto ciò che lo circonda: dai consumi domestici ai servizi.

“Il nostro obiettivo è quello di realizzare una città smart, intesa innanzi tutto come comunità fatta di cittadini smart: informati, educati e coscienti”, spiega all’Adnkronos Chiara Melchionna del dipartimento di Architettura, che per il progetto segue l’aspetto Interior Design. Il progetto sfrutta quindi i social network e il sito dedicato “e il passo ulteriore sarà quello di realizzare un’interfaccia grafica che si rivolge all’utente informandolo sui dati climatici della casa perché abbandoni progressivamente il concetto di automazione spiccia della propria abitazione e per aiutarlo a non essere più utente passivo delle nostre case innovative”.

L’idea è di “trasferire il più possibile informazioni all’utente attraverso tre tipi di interfaccia - aggiunge Gabriele Roselli, anche lui del dipartimento di Architettura che per il progetto si occupa di Lca (Life Cycle Assessment) - la prima restituisce, come nel cruscotto di una macchina, indicazioni immediate su ciò che accade all’interno della casa; la seconda traduce queste informazioni in grafici analitici; l’ultima ha un aspetto più ludico e sociale, è improntata sulla tecnologia web che, collegata con dei sensori all’interno della casa, informa su ciò che accade alla casa attraverso rappresentazioni intuitive. Per esempio, se c’è un aumento della temperatura c’è una parete che diventa rossa. Questo permette anche a un utente che non sa leggere i grafici e che non è del settore di poter controllare la casa”.