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Mare: Lidi Ecosostenibili, dove il turismo rispetta l'ambiente

09 luglio 2015 | 12.43
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Infophoto
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Nascono i “Lidi Ecosostenibili”, gli stabilimenti balneari che coniugano offerta turistica e tutela ambientale. L'iniziativa è di Legambiente, Donnedamare e Centro di ricerche interuniversitario in Scienze Ambientali (Cesab) che oggi hanno siglato un accordo di collaborazione per promuovere e far conoscere quegli stabilimenti balneari che si impegnano proprio in questa direzione.

L’intesa si propone di riconoscere come “Lidi Ecosostenibili” quegli stabilimenti capaci di coniugare l'offerta turistica con scelte innovative in tema di tutela, conservazione e gestione del territorio, di gestione del ciclo dei rifiuti e delle acque, di rispetto della quiete pubblica ed offerta di servizi e di qualità ricettiva, di scelte avanzate sull’energia rinnovabile, fino ad arrivare all'enogastronomia di buon livello basata su prodotti tipici e a chilometro zero.

A collaborare al progetto di ricerca anche la Cattedra Unesco in Bioetica e Diritti Umani dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma, tenuta dal professor Alberto Garcia.

La presenza della Cattedra Unesco "intende portare una forte impronta etica al lavoro di ricerca – ha spiegato Ercole Amato, presidente del Cesab – Lo studio toccherà infatti non solo il rapporto tra le strutture balneari e l'ambiente, ma anche aspetti legati all'etica del lavoro per il mantenimento dell'ecosistema. È la prima volta che viene fatta una ricerca del genere tra gli operatori del settore".

Lo studio inizierà dall'autunno 2015. Una commissione analizzerà le buone pratiche e poi rilascerà il riconoscimento di “Lidi Ecosostenibili”, con i loghi di Legambiente, Cesab, Donnedamare e della Cattedra Unesco.

“La nostra intenzione, con questo protocollo - spiega Angelo Gentili, responsabile nazionale Legambiente Turismo - è quella di ampliare e valorizzare la rete virtuosa di stabilimenti balneari, che nel nostro Paese considerano le buone pratiche ambientali come una delle principali priorità. Questo al fine di tutelare e valorizzare la fascia costiera e il prezioso ecosistema marino che la caratterizza, educare i bagnanti ad un comportamento responsabile e rendere gli stabilimenti balneari dei veri e propri presidi per la difesa della biodiversità e la sostenibilità ecologica”.

“Molti operatori balneari hanno puntato da anni all'eccellenza dell'ecosostenibilità – ha detto Bettina Bolla, presidente di Donnedamare – Ecco perché abbiamo ritenuto opportuno prendere parte a questa ricerca. I balneari vivono sulla qualità della propria offerta e sono coscienti che è grazie al rispetto dell'ambiente che possono lavorare puntando al buon turismo e a un equilibrio tra impatto antropico ed ecosistema. Andare al mare, farsi un bagno, prendere il sole, vuol dire andare anche a lezione di basso impatto ambientale”.

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