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Esa, ecco i lab dove si impara a vivere nello spazio

06 febbraio 2019 | 18.17
LETTURA: 4 minuti

(FOTO ESA)
(FOTO ESA)

di Andreana d'Aquino - Marte è ancora lontano e l'uomo impiegherà ancora tempo prima di poter sopravvivere su un pianeta diverso dalla Terra. Ma in Europa diversi team di scienziati riproducono le stesse condizioni estreme dello spazio -come l'assenza di gravità o le radiazioni cosmiche- per imparare come astronauti, piante, animali o robot possano vivere lontano da casa. Ed a svelare questi lab è l'Esa.

Nel centro di Tolosa, in Francia, il gruppo scientifico di biologia e medicina spaziale sta ad esempio sperimentando, con il supporto dell'agenzia spaziale francese Cnes, una serie di strumenti in grado di ricreare in laboratorio la microgravità. L'Esa sottolinea che l'obiettivo è verificare come si sviluppano i vegetali senza la forza di gravità terrestre. I ricercatori di Tolosa hanno realizzato una speciale strumentazione che fa "ruotare continuamente le piante copovolgendole da sinistra a destra", in tutte le direzioni e "per lunghi periodi" così, in media, "nell'arco di settimane o mesi, l'effetto della gravità si abbassa fino a zero" spiega l'Esa.

Ricreando queste condizioni, i ricercatori possono studiare come le piante "crescono e reagiscono ai diversi livelli di gravità". La scienza, osserva l'Esa in un post sul suo sito istituzionale, "è ovunque ma le opportunità di portare avanti ricerche nello spazio possono essere limitate" per questo l'Agenzia lavora "con istituti in tutta Europa per mantenere una rete di strutture a terra che ricreino aspetti del volo spaziale".

Sempre a Tolosa, l'Esa riferisce che nei laboratori è al lavoro anche un generatore di radiazioni a basso livello che "bombarda le cellule con livelli simili alle radiazioni che le piante riceverebbero su Marte o nell'orbita terrestre". Sono esperimenti che "stanno spianando la strada alle serre spaziali", coltivazioni in orbita, sottolinea l'Agenzia, grazie alle quali gli astronauti potranno "coltivare il cibo necessario durante lunghe missioni lontano dalla Terra".

Intanto anche nel centro aerospaziale tedesco della DLR sono in corso ricerche su come far sopravvivere missioni nello spazio. Nel lab tedesco le Planetary Space Simulation Facilities puntano a comprendere come i materiali biologici e chimici reagiscono ai voli spaziali. In particolare, grazie a sofisticate tecnologie dell'Agenzia spaziale tedesca, le cellule o le particelle sono esposte a condizioni particolarmente critiche come composizioni di gas o temperature estreme, radiazioni UV e raggi X, aiutando i ricercatori "a preparare meglio l'esperimento che vogliono realizzare nello spazio" o a comprendere "come una tecnologia può rispondere alle condizioni di un volo spaziale".

"Come per ogni spedizione, preparare e testare le attrezzature è la chiave per un'esplorazione di successo" spiega Jennifer Ngo-Anh, capo del team di ricerca sui voli spaziali dell'Esa. Quindi "meglio si è preparati per gli ambienti estremi che gli esseri umani e i robot devono affrontare durante le esplorazioni del nostro Universo, migliore sarà anche l'esito delle missioni".

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