"Grazie alla ricerca applicata del Consorzio Cer-Canale Emiliano Romagnolo stiamo sperimentando canali intelligenti, in grado di aprire le paratoie, rilasciando acqua al territorio sulla base delle reali esigenze; grazie all’analisi di una serie di parametri, quali l’umidità del terreno o le colture praticate, una centrale di telecontrollo aprirà o chiuderà le paratoie in base alle necessità".
Così Francesco Vincenzi, presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (Anbi), alla vigilia di Macfrut, il salone dedicato all’ortofrutta, dove sarà allestita una sezione che, su oltre 640 metri quadri, riproduce Acqua Campus, l’area di sperimentazione irrigua, gestita dal Consorzio Cer a Budrio, in provincia di Bologna.
L’obiettivo della sperimentazione - spiega Anbi - sui 'canali intelligenti' è rendere compatibile l’ottimizzazione d’uso della risorsa idrica con la conservazione degli ambienti umidi, tipici di vaste zone d’Italia, quali i prati stabili o le risorgive, senza considerare il verde tipico di molti panorami.
Alla base di tali caratteristiche territoriali c’è, infatti, l’irrigazione 'a scorrimento', che permea d’acqua il territorio, ricaricando anche le falde, ma che oggi è considerata eccessivamente dispersiva a favore invece dell’irrigazione 'di precisione', ottimale per la pianta, ma non altrettanto per ambienti idricamente ricchi.