Il cinquantasettenne ha distrutto le piante con una cesoia e in aula si e’ giustificato ‘erano messe male e io sono intervenuto’
Il 10 agosto scorso era stato sottoposto dal giudice all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per il tentato furto di una moto ma ieri arrivato nella caserma dei carabinieri della stazione San Pietro ha danneggiato alcune piante di fico d’India con una cesoia. Ad accorgersi di quanto stava accadendo e’ stato un militare in servizio che ha cercato di bloccare l’uomo ma al tentativo di riportarlo alla calma ha risposto con insulti. Un gesto che, secondo quanto emerso, l’uomo aveva già ripetuto nei giorni scorsi quando aveva danneggiato un’altra pianta, questa volta all’interno degli uffici.
Il cinquantasettenne, comparso questa mattina nelle aule di piazzale Clodio per l’udienza di convalida dell’arresto, ha sostenuto di non aver commesso nessun danneggiamento. "Non ho danneggiato le piante - ha detto in aula l’arrestato - Stavo andando in caserma per portare dei documenti che avevo trovato e ho visto queste piante messe male e allora sono intervenuto, i miei nonni mi hanno insegnato come fare questo tipo di trattamenti…". Una versione che non ha convinto il giudice che ha accolto la richiesta del pm Filomena Angiuni convalidando l’arresto e disponendo per l’uomo gli arresti domiciliari.