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Spagna, Renzi: "Alleati del rigore perdono il posto"

21 dicembre 2015 | 21.39
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"Non so cosa succederà al mio amico Mariano (Rajoy) ma so che chi è stato in prima linea come fedele alleato delle politiche del rigore senza crescita ha perso il proprio posto". Così il premier Matteo Renzi commenta l'esito incerto delle elezioni spagnole in un'intervista al Financial Times. "E' successo a Varsavia, sebbene le circostanze fossero molto particolari lì, è successo ad Atene, è successo a Lisbona. Vediamo cosa accade a Madrid", aggiunge Renzi.

EUROPA - A Bruxelles "non abbiamo chiesto nulla di più di quanto avremmo potuto chiedere. In realtà abbiamo chiesto un po' meno. Il nostro debito crollerà il prossimo anno e il nostro deficit è sotto il 2,5 per cento. La Germania ha un surplus commerciale dell'8 per cento e le regole dicono che dovrebbe essere massimo del 6 per cento" dice Renzi nell'intervista al Financial Times.

"Possiamo sconfiggere la demagogia, l'apatia e il populismo scommettendo sulla crescita e sull'occupazione di una nuova Europa sociale, con più valori, più cultura, più ideali, più bellezza. Dobbiamo stare attenti alle nostre finanze" ma badando meno "alle virgole e ai punti decimali", sottolinea il premier.

"Ho stima di Angela (Merkel, ndr), abbiamo un ottimo rapporto personale. Ma dobbiamo essere onesti... L'Europa deve essere al servizio di tutti i 28 Paesi, non di uno solo" dice Renzi nel corso dell'intervista. "C'è chi era abituato a fare le smorfie quando l'Italia prendeva la parola, ma quell'era adesso è finita. C'è un'altra Italia adesso, che è nella posizione di dire ciò che pensa dell'Europa", rimarca il premier, che pone l'accento sulla questione North Stream e sul tema migranti.

"Così diciamo no a South Stream e poi, tutto ad un tratto, in silenzio, scopriamo che c'è North Stream. Chi lo ha deciso? E' una scelta di politica energetica della Ue? Al tavolo, quando ho sollevato la questione, solo la Germania e l'Olanda hanno difeso tutto ciò. Capisco che il business è importante, bene, non sono scandalizzato. Ma voglio dire, o le regole si applicano a tutti o a nessuno", prosegue il presidente del Consiglio.

Per quanto riguarda il capitolo immigrazione "noi ora prendiamo le impronte digitali, facciamo le foto e controlliamo le iridi. Non possiamo fare di più". La lettera di richiamo Ue "è stata mandata ad altri? Tra luglio e agosto - rimarca Renzi - la Germania ha fatto entrare migranti senza prendere le impronte digitali, perché, come ha detto la Merkel, 'prima la solidarietà poi la burocrazia'. Ciò che è valido per l'Italia deve esserlo anche per la Germania".

BANCHE - Il sistema bancario italiano è "solido" e "non lo cambierei con quello tedesco" afferma Renzi al Financial Times. "Dobbiamo risolvere alcune piccole situazioni" ma "non cambierei il sistema italiano con quello tedesco delle Sparkassen. Per l'amor di Dio, non voglio avere nulla a che fare con quel sistema. Da loro semmai copierei altre cose", aggiunge il presidente del Consiglio.

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