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Spalletti accende il derby: "Per la Lazio è tutto, la Roma ha altre mire"

02 aprile 2016 | 14.44
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Il tecnico della Roma, Luciano Spalletti (Foto AFP) - (AFP)
Il tecnico della Roma, Luciano Spalletti (Foto AFP) - (AFP)

"Il derby in questo momento è l'unica ragione per la Lazio, noi ne abbiamo anche altre e dovremo essere forti nella testa per gestirle". Luciano Spalletti introduce così la sfida contro i 'cugini' biancocelesti in programma domani all'Olimpico. La sua Roma deve difendere il terzo posto che al momento occupa con cinque punti di vantaggio su Fiorentina e Inter.

"Il derby è un'emozione particolare, che ti viene trasferita anche dalla passione che c'è per questa partita e per questa squadra e questo naturalmente ti coinvolge. Però noi abbiamo anche altre mire, altri obiettivi, e dobbiamo essere bravi a saper gestire le emozioni e i nostri traguardi", avverte Spalletti in conferenza stampa. "Ce lo viviamo bene questo derby, non so chi ci arriva meglio o peggio ma mi sarebbe piaciuto giocarlo ad armi pari e cioè che anche loro avessero avuto altri obiettivi ai quali pensare in questo momento della stagione -insiste il tecnico di Certaldo-. Per loro siamo l'unica ragione, noi ne abbiamo anche altre e spero che i giocatori siano bravi e forti nella testa per gestire queste altre cose oltre il derby".

Fra le situazioni che invece deve gestire Spalletti, la più spinosa è forse quella riguardante la gestione Francesco Totti: "Lui titolare nel derby? Se penso a un sondaggio anch'io lo farei giocare -risponde il tecnico-. Ha ragione chi da amante del calcio dice che sarebbe giusto vederlo in campo, ma è chiaro che poi da allenatore bisogna scindere l'emozione e la passione per lo sport da altre cose che spero di considerare nella maniera giusta".

"E' una partita importante per le mire che abbiamo, dobbiamo perseguire incessantemente l'obiettivo Champions e c'è questa tappa dentro", evidenzia Spalletti, che risponde così a chi gli ricorda che poco più di un anno fa Totti segnò una doppietta proprio contro la Lazio: "Guardare o analizzare una partita sono due cose diverse. L'analisi si fa tenendo conto di situazioni che da passionali o sentimentali non si vedono. Totti le giocate le farà sempre, se si tratta di questo glielo possiamo fare per altri 5-6 anni il contratto perché il piede rimane quello. Ma sono altre le cose da considerare".

Sullo stallo nella trattativa per il rinnovo di Totti, Spalletti preferisce glissare: "Io devo fare bene il mio di ruolo, non vado ad interferire su prese di posizioni diverse. Proprio perché è Totti, è una questione delicata. Io non voglio essere messo dentro quella che è la storia di Totti. Io devo gestire la squadra e fare delle scelte per avere risultati che per noi sono fondamentali".

La stracittadina di domani si giocherà in un Olimpico ancora semi-vuoto a causa del braccio di ferro fra i tifosi e il prefetto Franco Gabrielli sulla divisione delle curve per motivi di sicurezza: "Mi dispiace quando leggo sui giornali questi numeri e che ci si preparerà ad avere un derby con poca partecipazione. Avrei voluto sentire parlare tutta la settimana di un progetto per lo stadio pieno -ammette Spalletti-. Mi adopererò per conoscere più cose e chiederò a Gabrielli se è possibile parlarci e conoscere meglio la situazione. Sicuramente mi dispiace, sento dire che a giugno si troverà una soluzione ma bisogna trovarla prima".

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